È stato difficile, ieri, avere grandi reazioni da parte degli interessati, raggiunti «a caldo» subito dopo che lindagine su Alitalia è diventata ufficiale. Anche perché ad alcuni di loro è stato lo stesso «Giornale» a dare la notizia dellinchiesta su Alitalia. «Me lo sta dicendo lei - dice Domenico Cempella al telefono - fino a un minuto fa non ne sapevo nulla». Amministratore delegato dal marzo 96 al dicembre 2000, Cempella si limita a ricordare che «i bilanci da me firmati per 97, 98 e 99 sono stati tutti in attivo. Mentre il 2000 (primo anno compreso nellinchiesta romana, ndr) non lho firmato io, che ho lasciato prima dellassemblea». Giuseppe Bonomi, che ha saputo dellinchiesta dallAnsa, non era amministratore «esecutivo», e non ha messo il suo nome su nessun bilancio della compagnia: nominato presidente nel maggio del 2003 dallassemblea che ha approvato i conti 2002, ha dato le dimissioni prima dellassise di bilancio successiva, quella che ha approvato il consuntivo 2003. Anche Fausto Cereti, presidente dal 96 fino al 2003, dice di aver appreso dellindagine della Procura dai giornalisti che lo hanno chiamato ieri pomeriggio. Ma al «Giornale» aggiunge qualcosa di più: «Non sono meravigliato che si punti ad accertare queste responsabilità», come se nella percezione di chi ha vissuto a lungo in azienda fosse scontato il sospetto di comportamenti irregolari nella gestione.
Per lex top manager della compagnia sarebbe anche importante stabilire se tali indagini sono state generate da direttive fornite dallazionista stesso.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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