Paola Fucilieri
Cacciati da una parte, rientrati da unaltra. Dopo lo sgombero «soft» dellarea ex Falck di Sesto San Giovanni, e il mezzo flop in via Triboniano, ieri un centinaio di romeni e slavi ha occupato abusivamente lex istituto Marchiondi, a Baggio, che ospita anche un centro socio-educativo per disabili.
«Non è pensabile che si occupi un palazzo abusivamente e senza rispettare la legge», ha commentato il vicesindaco Riccardo De Corato, annunciando che il palazzo sarà «liberato» al più presto. Ma il nervo è ancora scoperto. Lo sgombero di via Triboniano è stato un mezzo fallimento. «E non perché i rom irregolari sarebbero scappati avvertiti del nostro controllo, cosa che, a dire del vicesindaco De Corato, sarebbe accaduta nel caso dello sgombero dellarea della ex Falck - sottolineano in via Fatebenefratelli 11 -. Bisogna piuttosto ammettere che in quel campo nomadi dopo i controlli, fatti per anni dal personale del commissariato Bonola, di clandestini ne sono rimasti ben pochi».
Alla fine, infatti, tutto si è risolto in un controllo ordinario: una quindicina di persone risultate non residenti nel campo e accompagnate allufficio immigrazione di via Montebello. Tra loro nessun transfuga dellarea Falck. «Le due etnie non sono nemiche, ma non si può certo dire che tra loro ci sia un grande feeling» insiste la polizia. Che ammette, però, che le operazioni di classificazione e riconoscimento delle impronte digitali ieri mattina hanno dovuto subire un rallentamento per un piccolo guasto al sistema. Nessun problema particolare, quindi.
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