Oltre 180 telecamere attive nella stazione di Milano, 286 a regime, con l’obiettivo di monitorare non solo la stazione, ma tutta la rete ferroviaria tra il capoluogo lombardo fino a Torino per una tratta che è "la più sicura d’Italia". E' stato un sopralluogo importante, quello di questa mattina per il ministro dell’Interno Roberto Maroni e per il sindaco Letizia Moratti al nuovo impianto di sicurezza della stazione Centrale del capoluogo lombardo. Un programma di sorveglianza integrato con quello della stazione di Torino Porta Nuova che si avvale di 286 telecamere a circuito chiuso, di cui 125 a Torino, videowall, le più moderne tecnologie in materia di sicurezza, come impianti per la registrazione digitale e centralini telefonici di ultima generazione, oltre che di due nuove sale operative gestite dalla Polizia Ferroviaria che controlleranno istante per istanze i flussi di passeggeri nei due terminal ferroviari.
Come spiegato nel corso della presentazione del sistema, alla quale era presente anche l’ad del Gruppo Fs Mauro Moretti, i lavori sono durati circa 40 mesi e hanno potuto contare su investimenti per oltre 16 milioni di euro (4,7 per Torino e 11,4 per Milano). "Questa iniziativa - ha detto Maroni - va nella direzione di rendere più sicuro un settore molto delicato, spesso oggetto di attentati". Ha invece sottolineato come l’iniziativa di Fs e Ministero dell’Interno si affianchi al sistema di sicurezza esterno alla stazione gestito dal Comune, il sindaco Letizia Moratti: "Per una stazione sempre più sicura e biglietto da visita della città", ha detto, ricordando anche che il 30 novembre ci sarà l’inaugurazione della nuova parte commerciale "anche questa presidio di sicurezza".
Il ministro Maroni ha smentito, ancora una volta snocciolando i dati (stavolta riguardo alle stazioni), polemiche sui tagli alla sicurezza. "Un dato su tutti: nei primi mesi del 2010 sono stati identificate e controllate dalla Polfer 724.968 persone con un più sette per cento rispetto al 2009. Voglio sottolineare questo dato perchè le polemiche che continuano ad esserci sui tagli alla sicurezza e sulla riduzione di risorse sono sempre smentite in ogni settore dai risultati che sono l’unica cosa che conta". Maroni ha parlato anche di "un aumento dei servizi di vigilanza nelle stazioni". Nei primi nove mesi dell’anno sono stati 161.179 con 20.
458 pattugliamenti lungo le linee ferroviarie e con servizi di scorta e viaggiatori pari 50 mila interventi. "Tutto ciò - ha osservato il ministro - ha portato ad una riduzione del numero di furti ai danni dei viaggiatori pari al 20 per cento rispetto, non al 1850, ma allo stesso periodo del 2009".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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