Lautorizzazione integrata ambientale (Aia), ovvero lattività di monitoraggio e controllo delle emissioni per la centrale Turbogas di Aprilia, è stata adottata oltre il termine dei 60 giorni previsto dalla legge ed essendo la stessa un atto propedeutico al via libera alla costruzione, ne discende che il decreto ministeriale di autorizzazione alla realizzazione della centrale è da annullare.
È la motivazione con la quale la III sezione-ter del Tribunale amministrativo regionale del Lazio ha accolto il ricorso proposto da alcuni cittadini di Aprilia per contestare il decreto che autorizzava la società Sorgenia a realizzare una centrale elettrica in località Campo di Carne. Si tratta di unarea del territorio di Aprilia che confina con le zone periferiche di Ardea, Anzio e Nettuno. Considerando che lAia, si legge nella sentenza, «si colloca nellambito di un procedimento autorizzatorio propedeutico allesercizio di rilevanti attività industriali, finalizzato a stimare linsieme delle conseguenze dirette ed indirette sullambiente, ed improntato a criteri di prevenzione e precauzione», per i giudici «il nesso sostanziale tra Aia e autorizzazione allimpianto si traduce in un nesso di presupposizione giuridica, per effetto del quale lillegittimità della stessa Aia si estende per rifrazione sullautorizzazione». Da ciò, laver adottato lautorizzazione oltre il termine previsto dalla legge, va ad inficiare lintero provvedimento.
Nellambito della stessa vicenda, il Tar ha invece respinto e in parte dichiarati inammissibili i ricorsi proposti dal Comune di Aprilia e dallassociazione «Rete cittadina contro la Turbogas». Il legale della Sorgenia, Angelo Clarizia, ha anticipato che contro questa sentenza sarà proposto ricorso al Consiglio di Stato.
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