Centri sociali giocano al «colpisci l'ebreo»: Fassino costretto a intervenire

L'unione delle Comunità ebraiche italiane e la Comunità di Torino in campo dopo il grave episodio di odio razziale. Il neo sindaco del Pd ha fatto togliere «l'attrazione» dal Festival degli squatter. Ma troppo tardi: il caso era già scoppiato

Una vergogna. Gli squatter che giocano al «colpisci l'ebreo» al Festival dei centri sociali di Torino, come denunciato prontamente dal «Giornale» di sabato. scorso L'unione delle Comunità Ebraiche Italiane e la Comunità di Torino oggi «danno atto» al neo sindaco del Partito democratico Piero Fassino e alle forze dell'ordine di «essere prontamente intervenuti per far cessare la vergognosa e illecita esibizione». Tuttavia la gaffe c'è stata, e anche grave. Lomd dimostrano gli interventi del presidente dell'Unione Renzo Gattegna e quello degli ebrei torinesi Tullio Levi, che condannano gli episodi di razzismo e intolleranza avvenuti in città.
«La violenza si può anche nascondere in un gioco, trasformandolo in un veicolo di odio e di intolleranza.

Un classico e vergognoso esempio è quello escogitato dall'«International Solidarity Movement» palestinese, sigla apparentemente innocua, ma che nel Parco Ruffini di Torino, al prezzo di un euro, forniva una scarpa da lanciare contro una sagoma raffigurante il Presidente dello Stato di Israele Shimon Peres con una stella di David», hanno sottolineato. Gattegna e Levi si sono augurati che «in futuro un'accurata attività di prevenzione eviti che simili episodi si ripetano a Torino come in ogni altro luogo che ambisca a fare parte del mondo progredito».

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