Il centro storico chiude con le bigiotteria monoprezzo, i Pinocchi in legno prodotti in serie e i souvenir di scarsa qualità. E non potranno aprire nuove pizzerie a taglio, gelaterie e venditori di kebab. Lo stop alla proliferazione di un commercio scadente per le vie storiche di Roma arriva dal Campidoglio. Con la delibera n.50/2009, approvata mercoledì notte dallaula Giulio Cesare, si modifica quanto contenuto nella precedente n.36 del 2006 che prevedeva due tipi di vincoli per le attività commerciali. Vincoli rigidi, in pochi casi, per chi vuole trasformare o aprire una nuova attività e una serie di aree con limitazioni più blande che, per il delegato al centro Dino Gasperini, «hanno portato alla trasformazione di Trastevere in una continua Oktober Fest». A Monti, piazza Navona, Trastevere e nelle vie tra fontana di Trevi e via del Tritone potranno essere aperti solo negozi «artigianali» o che rientrano nelle categorie tutelate. Categorie che non comprenderanno più solo i negozi storici ma anche profumerie, erboristerie, gioiellerie, fiorai e prodotti dalta moda. No a friggitorie, rosticcerie, kebab, paninoteche, autofficine, gelaterie, pizzerie al taglio.
Per evitare la proliferazione di supermercati e finti alimentari, sono stati previsti vincoli. Una commissione deciderà sulle deroghe. «Le passate amministrazioni comunali - ha spiegato Gasperini - si erano dimenticate di zone da tutelate come via dei Coronari e via del Gesù».- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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