Tornare al voto. Allinterno dellUnione non hanno dubbi: dopo quanto verificatosi ieri in consiglio, lunica via duscita è il ritorno alle urne.
Ne è convinto il coordinatore regionale dellUnione, Riccardo Sarfatti, il quale invita Formigoni «a prendere atto fino in fondo di una crisi della maggioranza» e a tornare al «voto popolare. Quando, come e dove, questo è tutto da decidere e da verificare ulteriormente».
Per Sarfatti, «non si può pensare di ridurci ad una trattativa continua tra la Lega, Forza Italia e il presidente Formigoni. Il Consiglio deve riprendere la sua dignità, nel suo insieme. Formigoni domani, così come concordato da tutti i capigruppo della maggioranza, deve venire a riferire sulla crisi, deve spiegarne le ragioni, e spiegare quanto dichiarato da Cè», lassessore leghista licenziato per aver affermato che anche Formigoni «fa parte di un gruppo di potere che gestisce la Sanità».
A concordare sullopportunità di sciogliere il consiglio regionale per risolvere la crisi che si è aperta in Lombardia è pure lo Sdi. «Ormai - ha spiegato il capogruppo Fumagalli - è evidente a tutti che la Cdl non è in grado di garantire il funzionamento del Consiglio regionale e di continuare a governare la Lombardia».
Un«opposizione seria e non barricadera» è quanto propone il consigliere della Margherita, Giuseppe Adamoli.
E per il capogruppo Galperti «al di là se la verifica determinerà la crisi, appare a tutti evidente linadeguatezza di questa coalizione».
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