«Il centrosinistra non canti vittoria»

«Il centrosinistra non canti una facile vittoria». È l’avvertimento di Roberto Biscardini, esponente lombardo della Rosa nel pugno, che alla luce dei risultati del referendum sulla riforma della Costituzione, ieri ha sottolineato come dopo il voto, che ha visto trionfare il «sì» in Lombardia e nel Veneto, rimanga ancora «aperta la questione settentrionale e l’incapacità della sinistra di intercettare il lombardo-veneto». Per Roberto Biscardini, infatti, dietro la vittoria dei no a Milano e in provincia «c’è un elettorato di centrodestra che ha votato no perché non sta dalla parte dello scontro politico e rifiuta avventure istituzionali».

Si è trattato, ha concluso l’esponente della Rosa nel pugno,indirizzando l’analisi ai suoi alleati, «di un voto moderato, che cerca la pacificazione e il quieto vivere», non è più, ha aggiunto, « rivoluzionario nel senso leghista e forzista del termine, ma è lo stesso elettorato che un mese e mezzo fa non si è messo nelle mani di un centrosinistra a prevalenza antagonista e ha votato sindaco Letizia Moratti contro il candidato dell’Unione Bruno Ferrante».

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