Un Tour tutto da decifrare, soprattutto da «decrittare». Un Tour avvolto dal mistero, da tante zone d’ombra e da troppi punti interrogativi. Il Tour che scatta questo pomeriggio alle 15 con un cronoprologo (7,9 km) nel cuore di Londra ha l’ambizione di essere la corsa della svolta, invece rischia di essere la corsa dell’ennesima farsa, come un anno fa, quando a Strasburgo la Grande Boucle, travolta dallo scandalo doping dell’Operacion Puerto, partì senza Ullrich, Basso, Sevilla e compagnia pedalante e poi fu macchiata dalla positività del vincitore, l’americano Floyd Landis, che proprio oggi aspetta dai tribunali sportivi americani l’agognata sentenza.
È un Tour che parte dimenticandosi del dottor Fuentes e senza sapere chi si nasconde dietro la sigla «Valv-Piti»: si teme possa essere Valverde, ma chi un anno fa gridava a gran voce l’esame del Dna per Basso (Birillo) e Ullrich (Figlio di Rudy), oggi tace. È una corsa alla ricerca di un padrone, ma anche di qualcosa di più. Favorito proprio lui, Alejandro Valverde, al pari del kazako Alexandre Vinokourov. Poi l’erede di Ullrich il tedesco Andreas Klöden, l’ex uomo di fiducia di Ivan Basso lo spagnolo Carlos Sastre e poi l’altro americano Levi Leipheimer. Ci saranno il russo Denis Menchov e l’australiano Cadel Evans. Questi sono i sette pretendenti alla maglia gialla, i più accreditati e attesi. Ma occhio anche allo spagnolo Oscar Pereiro (anche se non è dato in grandi condizioni fisiche).
Il Tour parte anche senza il numero uno dei velocisti mondiali, Alessandro Petacchi. E l’Italia spera nei guizzi di Daniele Bennati, che insegue il traguardo di Parigi e una maglia verde della classifica a punti (non la vinciamo dal 1968, con Franco Bitossi) ma anche di Danilo Napolitano. Questi sono i nostri due «uomini-jet» che se la dovranno vedere con Tom Boonen, McEwen, Hushovd, Freire, Zabel e il giovane britannico Mark Cavendish.
Il primo a partire alle ore 15 sarà l’italiano Enrico Degano. L’ultimo, alle 18.08, sarà lo spagnolo Oscar Pereiro, numero 11 dorsale, secondo classificato l’anno scorso alle spalle di Landis.
Tv: diretta Rai 3 alle 16 e su Eurosport alle 15.30.
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