Che sorpresa passeggiare nelle stanze dei principi

Che sorpresa passeggiare nelle stanze dei principi

Il Museo di Palazzo Reale chiude, in parte per lavori: dal 12 gennaio al 12 febbraio 2010 non sarà possibile visitare il Secondo Piano Nobile a causa dell’adeguamento del sistema elettrico e di videosorveglianza. Durante questo periodo di chiusura, sarà eccezionalmente aperto l'Appartamento dei Principi Ereditari, conosciuto anche come Appartamento del Duca degli Abruzzi, solitamente chiuso per la continua carenza di personale.
Dopo l'apertura al pubblico dell'Appartamento nelle due Giornate Europee del Patrimonio del 2007, è la prima volta, dopo due anni, che è possibile accedere nuovamente a questi ambienti, nei quali sono esposte non solo tele di artisti quali Giovanni Benedetto Castiglione detto il Grechetto, Vincenzo Camuccini, Luca Cambiaso, Carlo Maratta, Domenico Parodi e ritratti di casa Savoia, ma anche un notevole numero di arredi, suppellettili e tappezzerie risalenti all'allestimento voluto nel 1842 da Carlo Alberto. L'apertura di questa nuova parte del Museo rientra in un complesso intervento di restauro avviato nel 1999, che ha visto la ristrutturazione delle prime sette sale e il recupero, ultimato nel 2007, degli spazi e degli arredi ottocenteschi delle ultime tre sale dell'Appartamento che fu, prima, l'alloggio privato di Vittorio Emanuele II e della sua consorte Maria Adelaide d'Asburgo-Lorena e poi di Luigi di Savoia, duca degli Abruzzi. Tenuto conto della chiusura del Secondo Piano Nobile e del numero inferiori di sale visitabili, il biglietto di ingresso sarà ridotto, di 2 euro anziché 4 e gratuito per i minori di anni 18 e i maggiori di anni 65.

L'appartamento, formato da dieci sale, riservato nel secolo XVIII a membri della famiglia Durazzo, fu destinato, nel secolo XIX, dal re del Piemonte Carlo Alberto al figlio Vittorio Emanuele in occasione delle nozze con Maria Adelaide d'Asburgo Lorena, celebrate a Stupinigi nel 1842. Utilizzato brevemente nell'ultimo dopoguerra come appartamento presidenziale, è stato in seguito chiuso per proteggere le opere d'arte minacciate dall'inquinamento atmosferico.

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