Checchi sul tetto del mondo E la sua Subiaco lo incorona

È il primo atleta del Centro Italia a vincere nella coppa del Mondo di sci di fondo (nella 15 km a tecnica libera a Canmore, in Canada). E quando è tornato nella natale Subiaco Valerio Checchi ha trovato ad accoglierlo un enorme striscione sulla facciata del municipio. «È stata una grandissima emozione, mi hanno fatto una festa a sorpresa». Ed è tornato ad allenarsi sul Monte Livata, dove a 4 anni indossò gli sci.
Lei è anche campione italiano.
«Sì, ho dimostrato di essere rimasto concentrato anche dopo la vittoria canadese: era importante questo titolo italiano per i colori della Guardia Forestale, visto che da un mese mi sono arruolato in questo corpo».
Come ci si allena per lo sci di fondo?
«Tutti i mezzi d’allenamento sono utilissimi: corsa, bicicletta, trekking, persino la caccia. La cosa stupenda di questo sport è il fatto che si sia sempre a contatto con la natura più incontaminata».
Alle Olimpiadi di Torino certa stampa ha cercato di metterla in imbarazzo per le sue dichiarate simpatie di destra.
«Per me è un capitolo chiuso. Ho i miei ideali di lealtà, onestà, amicizia e fratellanza. Il resto sono strumentalizzazioni».


Il 17 maggio la attende un altro importante traguardo, stavolta di natura personale.
«Infatti. A coronamento di una grande stagione sportiva, sposerò Francesca, con cui sono fidanzato da 9 anni. Un obiettivo importante, celebrato nel Monastero di San Benedetto a Subiaco».

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