Chi dice David di Donatello dice donna (e Berlinguer)

Prevalgono le candidature al femminile. Ad Avati il premio alla carriera: "Cinema in codice rosso"

Chi dice David di Donatello dice donna (e Berlinguer)
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Come saranno ricordati questi Premi David di Donatello 2025, 70esima edizione? Sicuramente per la stoccata del regista Pupi Avati, poco prima di ricevere il premio alla carriera, sul red carpet: «Il cinema italiano è in codice rosso». E per le tante candidature al femminile. Per la prima volta nella cinquina sia del Miglior Film che della Regia erano presenti tre registe come Maura Delpero per Vermiglio, che comunque ha vinto anche il David per la Migliore sceneggiatura originale, e Valeria Golino per L'arte della gioia (la sua interprete, Valeria Bruni Tedeschi, è stata premiata da Giuseppe Fiorello come Migliore attrice non protagonista) con ben 14 candidature a testa e Francesca Comencini per Il tempo che ci vuole. Ma il David è donna anche nell'esordio alla regia, con Gloria! della cantautrice Margherita Vicario e le sue nove candidature, così come nel documentario dove in cinquina sono addirittura quattro (Sonia Bergamasco, Costanza Quatriglio, Antonietta De Lillo, Francesca Mannocchi) contro un solo regista come Samuele Rossi candidato per Prima della fine. Gli ultimi giorni di Enrico Berlinguer. Il segretario del Partito comunista torna anche nel film di finzione La grande ambizione di Andrea Segre che ha ottenuto addirittura 15 candidature. Molto al femminile anche il David per la Miglior scenografia andato a Tonino Zera, Carlotta Desmann e Maria Grazia Schirripa per Le Déluge Gli ultimi giorni di Maria Antonietta di Gianluca Jodice.

Ma, dopo tanti anni di Carlo Conti, è donna pure la conduttrice della serata di premiazione andata in onda ieri su Rai 1, con Elena Sofia Ricci che ha diviso con eleganza e sobrietà il palco del leggendario Teatro 5 di Cinecittà (quello di Fellini) con il cantante Mika. Oltre alla sorpresa dei premiati di tutte le 21 categorie accompagnati da volti del cinema come Lunetta Savino che ha consegnato il David come Migliore attore non protagonista a Francesco DI Leva per Familia, Monica Bellucci, Emanuela Fanelli, Claudio Santamaria, Luca Zingaretti, Mario Martone e la cantante napoletana La Niña, autrice del brano Figlia d' 'a Tempesta diventato l'inno identitaria delle giovani nelle manifestazioni, la serata ha visto salire sul palco alcune stelle del nostro cinema come Ornella Muti, David Speciale, Giuseppe Tornatore, Premio Speciale Cinecittà David 70, ma anche star internazionali come Timothée Chalamet vincitore di un David Speciale.

A questo proposito il David come Miglior Film Internazionale è stato attribuito a Anora di Sean Baker mentre il David dello Spettatore è andato a Diamanti di Ferzan Özpetek, premiato a sorpresa da Mara Venier che ha una bella parte nel film, che è stato il titolo italiano uscito entro il 31 dicembre 2024, a totalizzare, al 28 febbraio 2025, il maggior numero di spettatori nelle sale cinematografiche. Per celebrare le 15 candidature a Parthenope di Paolo Sorrentino è arrivato Riccardo Cocciante autore del brano Era già tutto previsto che, grazie al film, è tornato virale su Spotify Italia.

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