Lo chiamano "Pigro", ma ha la bollicina sottile e veloce

Alessandro Perini è un astro nascente dell'enologia emiliana. Quest'anno la sua creatura ha conquistato i 3 Bicchieri del Gambero Rosso

Lo chiamano "Pigro", ma ha la bollicina sottile e veloce
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La sua bollicina è sottile e veloce, ma lui si chiama «Pigro».

«Perché il vino ha bisogno di tempo: anni lunghi e lenti e qualcuno in azienda, all'inizio della Romagnoli, lo battezzò così perché diverso dagli altri vini della zona, effervescenti in poche settimane» racconta Alessandro Perini (nella foto) versando al Bicerin di via Panfilo Castaldi a Milano le sue bollicine ad accompagnare piatti di foie gras, pistacchi e datteri o la millefoglie di baccalà. Lui è un astro nascente dell'enologia emiliana e quest'anno la sua creatura ha conquistato i 3 Bicchieri del Gambero Rosso dopo aver cominciato dal 2018 a produrre alla Romagnoli, storica cantina delle colline della Val Nure nel Piacentino. Messi un po' in disparte i più classici Ortrugo e Gutturnio, l'azienda ha puntato alle 150mila bottiglie di metodo classico a base Chardonnay e Pinot Nero con lunghi affinamenti. «Abbiamo ripreso la vecchia ricetta dell'ingegner Romagnoli che voleva riproporre lo Champagne bevuto nei grandi ristoranti degli anni '80 - racconta - Le terre rosse, ricche di minerali ferrosi, qui alimentano uve perfette per vini dalle spiccate acidità ed eleganti profumi da abbinare alla tradizione di salumi e formaggi dei nostri territori, ma che stanno guadagnando estimatori in tutta Italia».

Tre le versioni del «Pigro»: Brut, Dosaggio Zero e Rosè. In tutte le note agrumate e di crosta di pane anche grazie ad una struttura che permette abbinamenti dall'aperitivo a tutto il pasto. «I particolari fanno la differenza e dalla vigna alla cantina cerchiamo di salvaguardare l'integrità dell'uva, rigorosamente coltivata in biologico, applicando soffici pressature, annullando la solforosa e sperimentando la rifermentazione in bottiglia con tappi di sughero. Ma soprattutto avendo tanta pazienza nel permettere al vino di evolvere molto lentamente» spiega Perini, figlio d'arte, ma con esperienze dalla Franciacorta alla Nuova Zelanda.

La Romagnoli, a due passi dal celebre borgo di Grazzano Visconti, è aperta per visite e degustazioni per i winelovers che possono anche farsi fotografare su una delle grandi panchine del circuito Big Bench in mezzo ai vigneti, mentre per chi ama la tavola emiliana buone destinazioni sono Scottina a Cadeo e Riva a Ponte dell'Olio.

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