Chiambretti, il cassonetto e il «fattore Elkann»

Baci “al cassonetto” a parte, Alain Elkann è forse l’uomo più elegante d’Italia. Dice di sentirsi un beduino e di esserlo probabilmente stato nella sua vita precedente. In questa viene difficile crederlo. Sembra uscito da un film con Cary Grant, indossa solo cravatte nere né troppo larghe, né troppo strette, ce lo ricordiamo sale e pepe da sempre, arrota la erre e lo fa sempre allo stesso, pacatissimo, tono di voce. È figlio di un banchiere che era anche il rabbino di Parigi, ha sposato un’Agnelli (dalla quale ha avuto John, Lapo e Ginevra), poi la stilosa Rosy Greco, e ha avuto una storia con la direttice di Vogue, Franca Sozzani (la Wintour d’Italia), ha due nipoti che si chiamano Leone e Oceano, parla un numero imprecisato di lingue, ha uno sciccosissimo programma su La7 alle dieci e venti del sabato mattina (L’intervista), ha tenuto a bada gli strali dei maligni con il suo penultimo libro dall’inequivocabile titolo «L’Invidia».
Ora di libro ne ha scritto un altro e giovedì è andato al Chiambretti Night (Italiauno ore 23.20) a presentarlo. E proprio mentre dedica un intero volume alla donna più importante della sua vita, la mamma (ma si intitola «Nonna Carla»), si inguaia con tutte le altre. Prima della puntata, infatti, un servizio del settimanale «Chi» l’ha ritratto intento a baciarsi nascosto dietro a un cassonetto per abiti dismessi con la sofisticata antiquaria romana, Alessandra Di Castro. Ma è paradossalmente qui che inizia la vera eleganza di Elkann, qui e per tutto il quarto grado dell’incalzante Pierino. Perché Elkann si concede ma tiene a distanza l’interlocutore. Risponde, ma senza rispondere. Sta al gioco, ma si sfila dalla mischia delle domande scomode. Schiacciando l’intervistatore con un’inarcata di sopracciglio, con uno sguardo da sotto, con, temiamo, il suo essere Elkann. Il fattore Elkann. La classaccia che tiene al loro posto le masse. Ma come mai, si è fatto pizzicare dai paparazzi? gli ha chiesto Pierino «lei non si è mai fatto pizzicare?» lo rimbalza lui. Sì, ammette il conduttore ed è successo un casino. «Allora cambiamo discorso» suggerisce lui. Ma allora, il re è nudo? «mi ha appena detto che sono elegantissimo».

Come mai sua figlia Ginevra non ha la patente, ha paura di guidare una Fiat? «non avrà preso la patente perché le sarà mancato il tempo, ha molto da fare». E poi Chiambretti chiede di Lapo. Respinto con perdita anche lì «io ritengo che i figli si debbano amare e non giudicare». Ma Blanc alla Juve lo ha preso John? «Non lo so...».

Commenti
Disclaimer
I commenti saranno accettati:
  • dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
  • sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.
Accedi
ilGiornale.it Logo Ricarica