«Dite: morte; ripetetelo con calma: morte. La paura non esiste più. Morte, caro e solenne abbraccio». Sono parole di Giovanni Testori, che rompono solenni e pacate, trascendenti e carnali, lunico ormai tabù che non osiamo affrontare, e il testo ha la violenza delle rivelazioni invano dimenticate. Chiara Muti, con atto temerario, ha tagliato a suo modo il poemetto Conversazione con la morte e lha messo a confronto con le Ultime Parole del nostro Redentore in croce di Haydn, sublime serie settecentesca di sette adagi riflessivi, raccolti e seducenti. Così, fra luno e laltro sentiamo quella fisica immersione nel mistero del dolore riflessa e meditata nella luce della musica.
Il concerto presentato ad Arezzo, per il coraggioso e magnifico festival, si è ora dato nella Cattedrale cremonese e presto si darà a Roma, alternando gli eccellenti quartetti Bernini e di Cremona. Chiara Muti legge con scabra e pudica passione; il silenzio diventa sempre più impressionante, e si esce diversi.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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