(...) La disfatta di Napoli è solo la goccia che ha fatto traboccare il vaso della pazienza di Preziosi, il cui malumore già tempo covava latente. «Abbiamo cercato di dare a Malesani tutto il supporto possibile, ma con tutte le difficoltà e gli alibi, ho visto qualcosa che era inguardabile. E mi sono fermato sul 3-0. C'è molta amarezza quando succedono queste cose, una squadra umiliata sul campo mi dà fastidio, si è andati oltre. Se il Napoli avesse vinto 8-0 o 9-1 non ci sarebbe stato niente da ridire ma noi giochiamo a calcio, non a tennis», ha spiegato il presidente rossoblù che pure, vero o meno che sia, esprime rammarico per l'ennesimo cambio di panchina della sua gestione «probabilmente la filosofia del tecnico non si sposa con le esigenze della società. Contavo di fare un viaggio lungo con lui, è un'ottima persona, un ottimo tecnico ma non potevo non intervenire dopo un'umiliazione come quella di ieri». Certo fa un po specie, poche ore dopo il ribaltone pre natalizio, sulla pagina principale del sito internet del Genoa vedere insieme lannuncio del cambio di guida tecnico, e i complimenti di Preziosi allormai ex allenatore per la classifica.
Ora tocca a Pasquale Marino. «Il Genoa è una grandissima società e una grandissima squadra, sono felicissimo», ha detto subito dopo aver firmato il contratto che legherà al Genoa fino al 30 giugno del 2013. Siciliano di Marsala, 49 anni, approdato in serie A guidando il Catania alla promozione nel campionato 2005-2006. Al termine di quella stagione passa all'Udinese, guarda un po' i casi della vita, proprio al posto di Malesani, ma nel 2009 (altro caso, proprio il 22 dicembre) viene esonerato salvo poi essere richiamato 2 mesi più tardi. L'ultima esperienza in panchina a Parma dove con la squadra sull'orlo della serie B viene esonerato lo scorso 3 aprile. A lui il compito di ridare entusiasmo ad un ambiente depresso «ogni due partite mi chiedete del mio futuro» ha detto amaro (e preveggente) Malesani dopo il ko di Napoli, ma soprattutto avrà la missione di dare un gioco divertente ad una squadra che fino a questo momento certo non ha brillato per qualità di gioco. Marino è un allenatore che fa del gioco dattacco il suo marchio di fabbrica. Il suo modulo preferito è un 4-3-3 molto offensivo che grazie alla velocità nei ripiegamenti non risulta mai troppo sbilanciato, ma non disdegna nemmeno l'utilizzo del trequartista alle spalle delle due punte. Certo non tutte le colpe di quanto accaduto finora al Genoa si possono addossare su Malesani, che ha dovuto fare i conti con una rosa completamente rinnovata, con giocatori che hanno faticato ad ambientarsi, e senza un vero centravanti di ruolo, lacuna non da poco. A questo dovrà rimediare il presidente Preziosi. «A gennaio prenderemo una punta e l'avrei presa anche se fosse rimasto Malesani» ha confermato il patron rossoblù. Con l'arrivo di Marino prende ancora più quota l'acquisto di Amauri dalla Juve, che proprio con Marino aveva ripreso a far gol l'anno scorso a Parma.
Ciao Ciao Malesani, ecco Pasquale Marino «Una scelta obbligata»
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