Giro d’Italia, Van Aert tira la volata a Kooij. Del Toro ancora in maglia rosa

In una tappa dominata da una fuga tutta italiana, la volata a Viadana va al giovane olandese, con il belga ed Affini che fanno un gran lavoro. Situazione stabile nella generale, con il duo della Uae ancora avanti

Giro d’Italia, Van Aert tira la volata a Kooij. Del Toro ancora in maglia rosa

Dopo una serie di tappe all’insegna delle sorprese, la dodicesima frazione del Giro si chiude con la prevista volata di gruppo. Dopo una tappa dominata dalla fuga tutta italiana di Epis, Tarozzi e Pietrobon, la lotta tra i treni dei velocisti si scatena nel finale, con la volata che sorride a Olav Kooij, con Van Aert e Affini che fanno un lavoro perfetto.

Prima vittoria di tappa a questo Giro per il giovane velocista olandese della Visma, che beffa Van Uden e Pedersen negli ultimi metri. Gli uomini classifica si accontentano di evitare cadute, cristallizzando la situazione nella generale, con Isaac del Toro che si conferma maglia rosa, difendendo il vantaggio nei confronti di Ayuso e Tiberi.

Com’è andata la tappa

Già dalla presentazione del Giro 2025 le squadre dei velocisti avevano cerchiato sul calendario l’arrivo a Viadana, con un finale piatto fatto apposta per una volata di gruppo. Riflettori quindi puntati sulla maglia ciclamino Mads Pedersen, a caccia della quarta vittoria di tappa ma anche ai velocisti puri, da Olav Kooij a Kaden Groves, che sembrano favoriti. Se il danese si schermisce prima della partenza, bastano pochi minuti per capire che la fuga di giornata parlerà ancora una volta solo italiano. Ad andarsene sono Giosuè Epis, Manuele Tarozzi ed Andrea Pietrobon: il gruppo non ha fretta di andarli a riprendere e gli concede di allungare fino a circa tre minuti di vantaggio. A 150 chilometri dall’arrivo in testa al peloton si fanno vedere le squadre di Groves, Kooij e Bennett, con la Lidl-Trek che sembra intenzionata a tirare il fiato dopo il gran lavoro dei giorni scorsi. Con la pioggia che inizia a scendere sull’ascesa verso il primo GpM di giornata il vantaggio scende a circa due minuti: i punti per la classifica scalatori se li prende Tarozzi, mentre Fortunato fa uno scatto per aggiudicarsi l’ultimo punticino rimasto. Il rischio caduta nelle discese è sempre presente, con i ciclisti che non vogliono rischiare niente: la situazione rimane stabile anche quando Pietrobon regola Epis per prendersi i punti del traguardo volante. A 100 chilometri dall’arrivo, atmosfera rilassata nel peloton: tutti risparmiano le gambe in vista della battaglia finale per arrivare in posizione ideale alla prevedibile volata di gruppo.

Giro 2025 tappa 12 fuga

Il secondo GpM di Borsea va preso con le molle: nonostante sia lungo poco meno di quattro chilometri, c’è una rampa importante a metà salita al 9% che potrebbe causare qualche problema. I tre fuggitivi non spingono ed il gruppo è ben lieto di lasciargli poco più di un minuto di vantaggio. Tarozzi si prende ancora il massimo dei punti mentre, stranamente, Fortunato non si muove dal gruppo per aggiudicarsi l’ultimo punto a disposizione. Notevole come nella discesa prima della tanta pianura che porterà all’arrivo di Viadana la Visma Lease-a-Bike si faccia vedere davanti, guidata dal solito, generoso Wout van Aert. Il trio di testa risponde all’accelerazione ma le probabilità che riescano ad arrivare da soli al traguardo sono davvero minime. Se al traguardo volante Pietrobon si vede beffato in volata da Epis, il gruppo è a meno di 25 secondi: problema meccanico per Ayuso che è costretto al cambio bici ma riesce a rientrare nel giro di pochi chilometri. Il vento laterale e le strade strette rallentano la rincorsa del gruppo, che lascia i fuggitivi avanti ancora per qualche minuto, venendo ripresi poco prima del traguardo volante: Pietrobon rimane avanti, con Heyduk e Del Toro che si aggiudicano i secondi di abbuono rimanenti. Una volta entrati nel circuito finale inizia la lotta tra le squadre dei velocisti, con la Cofidis e la Lidl-Trek che si fanno vedere per tirare la volata a Pedersen e Fretin.

Giro 2025 tappa 12 gruppo

Gli ultimi chilometri vivono della battaglia tra i treni degli sprinter, agevolati dalle strade larghe e dal fatto che non sia ancora iniziato a piovere. Il vento contrario e qualche curva di troppo causano qualche brivido e rimescolano le carte continuamente: la maglia rosa Del Toro si fa vedere in avanti per evitare il rischio di cadute ed agevolare il compito del compagno di squadra Ayuso. Ritmo sostenuto, ben oltre i 50 Km/h, ma, nonostante la grande tensione, si riescono ad evitare incidenti. A nove chilometri dall’arrivo il treno di Pedersen si fa vedere in avanti, con la Visma che spera di evitare i problemi di Napoli, quando Kooij perse la ruota di Van Aert. Le tante rotonde nel finale scompaginano le carte, con tutti che provano a rimanere davanti a scanso di equivoci. L’inizio della zona di neutralizzazione fa tirare un respiro di sollievo a molti ma è la calma prima della tempesta. L’ultimo chilometro vede Van Aert e Kooij che viaggiano costantemente in testa e una volata lunghissima con Van Uden e Pedersen che cercano in tutti i modi di beffare l’olandese, che però trova la spallata giusta. Grande soddisfazione e vittoria meritata per il giovane velocista oranje, che riesce finalmente a portare a casa una vittoria di tappa in questo Giro d’Italia.

La prossima tappa

I 180 chilometri che porteranno il Giro da Rovigo a Vicenza sembrano fatti apposta per gli specialisti delle classiche, cosa che potrebbe causare qualche problema agli uomini classifica. Niente salite lunghe stavolta ma parecchia tensione negli ultimi chilometri con la secca ascesa finale che potrebbe causare ritardi importanti e azioni da parte delle squadre top.

Giro 2025 tappa 13 altimetria

Le poche salite prima di arrivare a Vicenza sono ben spaziate, così da non affaticare troppo i ciclisti ma la prima salita del Monte Berico arriva a 21 chilometri dall’arrivo, seguita 10 chilometri dopo dall’ascesa di

Arcugnano ma è solo l’antipasto prima degli 800 metri all’8% di pendenza media che potrebbero vedere momenti di crisi. Gestire al meglio le energie potrebbe fare la differenza.

Giro 2025 tappa 13 planimetria

La classifica

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