Giro d'Italia, nonostante le capre volanti Pedersen vince e si riprende la maglia rosa a Valona

Dopo lo spavento per l'attraversamento di una capra coraggiosa, il campione danese vince ancora in volata e si riprende la maglia rosa da Roglic. Ottima l'azione di Fortunato, in testa alla classifica scalatori

Giro d'Italia, nonostante le capre volanti Pedersen vince e si riprende la maglia rosa a Valona

Il Giro d’Italia saluta l’Albania con salite dure e problemi inaspettati come una capretta coraggiosa che ha rischiato grosso attraversando la strada proprio mentre passava il peloton. Sulla salita più importante di giornata, l’azione di Lorenzo Fortunato e Pello Bilbao è valsa all’azzurro la testa della classifica scalatori ma la vittoria a Valona si è decisa in una volata di gruppo. Dopo aver controllato il gruppo per tutta la tappa, la Lidl-Trek si gioca le sue carte in un finale di tappa nervoso e combattuto. Lanciato benissimo da Caruso e Vacek, a spuntarla è ancora una volta Mads Pedersen, che si riprende la maglia rosa da Primoz Roglic grazie agli abbuoni.

Com’è andata la tappa

Dopo un inizio di Giro segnato dal dominio della Lidl-Trek e dall’acuto a cronometro di Primoz Roglic, l’ultima tappa in terra albanese vede la prima salita importante, un GpM di 2a categoria che potrebbe costare parecchi secondi a chi non lo affronti al meglio. A conferma che la Dea Bendata non è certo dalla sua parte, Juan Ayuso ha una foratura e problemi alla radio ancora prima della partenza della tappa. Appena si inizia a fare sul serio, scatto immediato da parte degli azzurri Bais, Marcellusi e Masnada, seguiti pochi minuti dopo da Tonelli: il gruppo li lascia fare con il vantaggio che sale progressivamente fino a circa tre minuti. È proprio il ciclista della Polti ad aggiudicarsi la volatina per il primo traguardo volante mentre la salita dello Shakelles, che vale il primo GpM di giornata, vede il britannico Donovan avere la meglio su Germani e Tonelli. La maglia rosa virtuale è per ora sulle spalle di Josh Tarling ma è difficile che questa fuga arrivi fino al traguardo.

Giro 2025 tappa 3 fuga

L’asfalto non ideale delle stradine albanesi causa qualche foratura di troppo ma il ritmo basso consente ai vari ciclisti di rimanere a contatto col gruppo. Dopo che il belga De Bondt riesce a spuntarla su Donovan e Germani, portandosi a casa 15 punti e 6 secondi di abbuono, la Jayco-AlUla si mette a tirare in testa al peloton, riducendo il vantaggio dei fuggitivi di una trentina di secondi. A 60 chilometri dall’arrivo, con le salite più importanti all’orizzonte, parecchi ciclisti perdono contatto, inclusi Kaden Groves e Olav Kooij, mentre la fuga ha solo 90 secondi di vantaggio sul gruppo. Dopo che De Bondt viene riassorbito dal gruppo, Germani testa le gambe dei compagni di fuga, che rispondono prontamente all’azione dell’italiano della Groupama. Ai piedi del Qafa e Llogarasë, la salita più importante di giornata, i cinque fuggitivi hanno poco più di un minuto di vantaggio.

Giro 2025 tappa 3 fuga 2

La salita che porta al GpM di 2a categoria ha rampe importanti, al 12% di pendenza ma la Lidl-Trek si mette subito davanti al gruppo per dare il ritmo. In coda, Wout van Aert continua a soffrire, confermando che i problemi visti nella cronometro di sabato non sono ancora superati. Appena la strada sale, Fortunato, Garofoli e Pello Bilbao aumentano il ritmo e riprendono nel giro di pochi chilometri i fuggitivi. L’azzurro della Astana spinge forte con l’obiettivo dichiarato di prendersi la maglia blu della classifica scalatori e si mette d’accordo con lo spagnolo, che gli lascia i punti, in cambio della collaborazione per arrivare fino al traguardo, ora a circa 50 secondi. A guidare il gruppo in discesa la Uae Emirates, con Ayuso sempre nelle prime posizioni: dopo la fase tecnica, si superano i 100 Km/h ed il vantaggio del duo di testa, ostacolato dal vento contrario, evapora a pochi chilometri dal traguardo. L’avvicinamento al traguardo vede il duello tra i vari treni, complicato dalle strade strette e tortuose: in testa si portano gli azzurri Caruso, Tiberi e Ciccone, con Pedersen e Roglic alla loro ruota. Alla fine, però, il piano della Lidl-Trek è perfetto, con Caruso e Vacek che lanciano alla perfezione il danese, che la spunta per un niente sul pistard Strong.

Ottimo Fortunato, Pedersen c’è

Ancora molto attiva la Lidl-Trek, con Pedersen aiutato da un generosissimo Giulio Ciccone, che nelle ultime rampe della salita del Llogarasë, va a ruota di Pidcock, dimostrando un buono stato di forma che fa ben sperare per le prossime tappe. Il danese, molto attivo in discesa, è lanciato alla perfezione dal suo treno e riesce a spuntarla per mezza bicicletta su Strong. A conferma che difendere la maglia rosa non è la priorità numero uno per il campione sloveno, Primoz Roglic si è accontentato di marcare i rivali di classifica, lasciando campo libero alla fuga. Con così tanti chilometri ancora da fare, meglio pensare a gestire al meglio le energie fin da subito.

Giro 2025 tappa 3 Fortunato

Sugli scudi, chiaramente, l’azione di Lorenzo Fortunato, che collaborando al meglio con Pello Bilbao è riuscito a prendersi i punti necessari per vestire la maglia blu della classifica scalatori. Un po’ sfortunato l’azzurro dell’Astana nel finale: il vento contrario ha reso complicata la gestione del vantaggio, condannando la fuga. Non male nemmeno la Uae Emirates, che ha lavorato bene per consentire ad Ayuso di superare i problemi alla partenza per evitare azioni pericolose e consentire allo spagnolo di rimanere nei piani alti della classifica. Ancora una volta, molto attivi i ciclisti azzurri, con Germani e Tonelli che si sono fatti notare per la loro combattività nella prima parte della tappa, lasciando poi il campo a Fortunato e Caruso nel finale.

La capra volante del Giro

Passare nelle montagne dell’Albania profonda, dove il ciclismo importante non è mai arrivato, apre il fianco a pericoli del tutto inaspettati. Nessuno all’interno del gruppo si aspettava di dover scansare all’ultimo secondo una capretta che, chissà per quale motivo, ha deciso di attraversare la strada incurante del gran traffico. L’animale, per niente intimorito, si è messo a saltare a destra e sinistra, costringendo il ciclista Dion Smith della Intermarché a inchiodare per evitare lo scontro. La capretta non è sembrata affatto spaventata dall’incontro ravvicinato, continuando per la sua strada come se niente fosse. Alzi la mano chi si sarebbe aspettato di vedere una roba del genere nel corso di una tappa del Giro d’Italia...

La tappa di martedì

L’approdo del Giro in Italia sarà principalmente dedicato alla battaglia tra i treni dei velocisti. I 189 chilometri che porteranno la carovana da Alberobello a Lecce sono privi di particolari asperità, visto che i 730 metri di dislivello sono concentrati sull’unico GpM di giornata. Tanta pianura, quindi, nella corsa verso il tacco dello stivale che precederà i due giri del circuito sulle strade di Lecce.

Giro 2025 tappa 4 altimetria

Se il circuito non ha particolari difficoltà, occhi puntati sul finale di tappa, estremamente tecnico.

L’ultimo chilometro, infatti, avrà due curve a destra che vedranno scontrarsi le varie squadre dei velocisti, allungando il peloton. Occhio, poi, alla curva a sinistra molto secca che precederà il lungo rettilineo prima del traguardo. Tutto, insomma, lascia pensare ad una volata di gruppo.

Giro 2025 tappa 4 planimetria

La classifica

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