Ciclismo

Giro, il trittico infernale inizia in Cadore. Riuscirà Thomas a difendere la rosa?

Il primo atto del trittico di montagne che deciderà il vincitore del Giro 2023 non è affatto da sottovalutare. Quattro salite complicate che potrebbero sconvolgere la classifica generale. Come si comporteranno i big, le insidie e dove vedere la gara in tv

Giro, da Oderzo a Zoldo Alto, il tracciato, i favoriti e dove vederla in tv
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Dopo una tappa di tutto riposo, si torna in montagna e si farà subito sul serio. Se gli occhi di tutti sono puntati sulle Tre Cime di Lavarone, la tappa di giovedì potrebbe dare un bello scossone alla generale ancora prima. Date un’occhiata all’altimetria: quattro salite micidiali, una dietro l’altra, un inizio niente male per una tre giorni davvero infernale. Cosa decideranno le squadre dei top? Attaccare subito o risparmiare quel poco di benzina rimasta per la Cima Coppi e la cronoscalata? Esaminiamo quindi il tracciato di questa tappa complicata, come si comporteranno i big e chi potrebbe approfittarne per una vittoria di tappa.

La Oderzo-Zoldo Alto

160 chilometri non sembrano tanti, ma non quando sono quasi tutte salite. Si inizia con un po’ di pianura ma dopo 25 chilometri si inizia a salire verso il Passo della Crosetta, una salita da non sottovalutare, visto che sono 13,5 chilometri con una pendenza media del 7%. A complicare il tutto, il fatto che dopo lo scollinamento non ci sia una vera e propria discesa. Dopo il GPM di quarta categoria a Pieve d’Alpago, una fase centrale meno complicata, tanto per ricaricare le batterie in vista del finale, che sarà da prendere davvero con le molle. La Forcella Cibiana sfiora i 10 chilometri ma la pendenza media del 7,7% è ingannevole: ci sono alcuni tratti ben più ripidi.

Una volta arrivati in cima, il fatto che manchino solo 26 chilometri al traguardo sembrerebbe rassicurante. Non pensateci nemmeno lontanamente: chi punta a vestire la rosa a Roma non attaccherà certo così presto. La salita da temere è quella che porta a Coi: non lunghissima, visto che sono solo 5,5 chilometri ma ha una pendenza media da brividi, 9,5%. Alcuni tratti sono ancora peggiori, visto che si sfiora il 15%, un inferno di tornanti che, anche senza andare in crisi potrebbe costare decine di secondi a chi punta alla vittoria finale.

Giro d'Italia 2023 tappa 18 altimetria
Fonte: Cyclingpro.net

Arrivati a Coi, non si potrà tirare un respiro di sollievo, visto che gli ultimi 5,4 chilometri non saranno affatto semplici. Dopo una discesa breve ma ripida, si torna a salire: niente di particolarmente impressionante, 2,3 chilometri con una media del 7%, ma otto tornanti dopo così tante salite sono un rischio per chi non arrivi al massimo della condizione. Se qualcuno si dovesse trovare avanti a questo punto, difficile che il gruppo abbia abbastanza energie per andarli a riprendere. Dopo tanti giorni dove il meteo è stato un grosso grattacapo, giovedì non dovrebbe essere un problema. Vento non troppo forte, magari qualche scroscio di pioggia lungo il percorso ma i ciclisti avranno ben altro di cui doversi preoccupare. Con queste montagne non si scherza.

Giro d'Italia 2023 tappa 18 planimetria
Fonte: Cyclingpro.net

Thomas in difesa, Roglic ne avrà?

Dopo una giornata tranquilla, gli occhi di tutti saranno sui possibili scossoni nella classifica generale. La missione della maglia rosa Geraint Thomas sembra semplice: difendersi ed evitare di perdere troppi secondi nei confronti dei rivali. Il problema è che la Ineos, almeno fino a questo momento, non ha mai provato a mettere sotto pressione né Roglic né Almeida. Stavolta le cose potrebbero cambiare anche se il piano sembra quello di contenere i danni, correre in maniera cauta e sperare che Thomas continui a mostrare la forma degli ultimi giorni. La Jumbo, stavolta, non cercherà di controllare il gruppo come sul Bondone ma tutto dipenderà da come sta Roglic. Sulle pendenze più dure dovrebbe riuscire a stringere i denti e, forse, giocarsi il tutto per tutto. Se stesse almeno discretamente, potrebbe essere la volta buona per un attacco serio. D’altro canto, però, visto che Thomas e Almeida non sono molto lontani, potrebbe ancora optare per la cautela.

Primoz Roglic Giro tappa 16

La vera sorpresa potrebbe arrivare proprio dal protagonista che non ti aspetti, João Almeida. Il portoghese sembra fatto apposta per la terza settimana di un Grand Tour e quando la strada sale non ha certo paura di gettare il cuore oltre l’ostacolo. Le salite oggi saranno molto dure, abbastanza da offrire poco riparo a chi si metta alla ruota. La UAE si è mostrata in buona forma nelle ultime tappe e quindi un attacco non è affatto da escludere. Con la maglia rosa a distanza di tiro, la tentazione è parecchia. Magari la scelta migliore sarebbe quella di aspettare venerdì ma Almeida potrebbe voler far capire a tutti che questo potrebbe essere il suo Giro.

Le possibili sorprese

Nonostante l’attenzione sia tutta sui primi tre, ad approfittarne potrebbero essere altri ciclisti che puntano a far bene nella classifica generale, a partire proprio da Damiano Caruso. Negli ultimi giorni ha fatto vedere che la gamba c’è e potrebbe trovare compagni pronti a dargli una mano in gente come Einer Rubio, Hugh Carthy o lo stesso Eddie Dunbar, che punta a soffiargli il quarto posto. Più probabile che Lennard Kämna o Andreas Leknessund abbiano voglia di rischiare: quando la strada sale parecchio, più facile che pensino principalmente a difendersi.

Damiano Caruso Giro tappa 15 Fotogramma

Potrebbe anche esserci spazio per una fuga importante ed i candidati non mancano di sicuro. Thibaut Pinot, ora che non deve più difendere la rosa di Armirail, potrebbe aver voglia di mettere in carniere una vittoria importante, come lo stesso Santiago Buitrago. Ben Healy ha da difendere il primato nella classifica scalatori e potrebbe trovare alleati in Filippo Zana, Cepeda o Verona. La Ineos è rimasta con cinque in squadra e né la UAE o la Jumbo avranno voglia di rischiare a riprendere una fuga seria. Questo, ovviamente, se qualcuno non dovesse mettere a rischio la testa della classifica. Insomma, il canovaccio della tappa è ancora tutto da scrivere.

Dove seguirla in diretta

La combinazione di tante montagne e lunghezza tutto sommato limitata significa un orario di partenza inconsueto per questo Giro, le 12.20. Se non volete perdervi nemmeno un momento delle dirette di Rai o Eurosport, basterà collegarsi a partire da mezzogiorno. Ricordatevi il solito passaggio di canale tra Rai Sport HD e Rai 2 alle 14 per seguire le fasi cruciali di questa tappa che potrebbe rivelarsi tra le più importanti della corsa rosa.

Visto il finale complicato, se non avete tempo di guardarvi tutta la tappa sul divano, basterà collegarsi ogni tanto col vostro smartphone o tablet per vedere cosa stanno combinando i “girini” sul Cadore. Basterà recarsi sul sito ufficiale o sull’app di RaiPlay per seguire la telecronaca della Rai o su una tra Discovery+, GCN+, SkyGo, NOW TV o DAZN per guardare Eurosport 1. Con così tante salite, difficile che la generale esca da domani senza scossoni importanti.

Meglio non perderne neanche un momento. Buon Giro a tutti!

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