Ciclismo

Giro, la cronoscalata decisiva: chi la spunterà tra Roglic e Thomas?

Dopo tre settimane massacranti, il Giro 2023 si deciderà con una cronoscalata insolitamente dura. Sulle rampe del Monte Lussari sapremo finalmente chi tra lo sloveno e il gallese riuscirà a vincere la corsa rosa. I favoriti, gli outsider e dove seguire la tappa in diretta tv o streaming

Giro, Tarvisio-Monte Lussari; tracciato, favoriti e dove vederla in tv
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I fuochi d’artificio attesi per ieri non sono arrivati ma oggi il duello tra i padroni del Giro 2023 vedrà finalmente un vincitore e due sconfitti. Come nei film migliori, la sfida tra Primoz Roglic e Geraint Thomas si risolverà in una battaglia a distanza, una lotta contro il cronometro e contro le pendenze assurde che gli organizzatori hanno messo assieme per la ventesima tappa. L’ascesa al Monte Lussari sarà una sofferenza infinita per i ciclisti ancora in corsa, visto che offrirà alcune tra le salite più dure mai viste negli ultimi anni. Vediamo quindi le caratteristiche di questa cronoscalata, chi potrà spuntarla tra i candidati alla vittoria finale e come seguire il tutto in diretta.

La Tarvisio-Monte Lussari

Per chi punta alle maglie o a finire bene questo Giro siamo al momento della verità: un errore oggi sarebbe impossibile da recuperare. Tutte le risposte verranno da questi chilometri con un finale assolutamente micidiale, tanto da aver bisogno addirittura di un cambio bici. L’oretta scarsa che servirà ai ciclisti top per arrivare sul Monte Lussari sono forse i più duri mai visti in una prova contro il cronometro. La lunghezza non sembra impressionante, visto che sono solo 7,6 chilometri ma già la pendenza media è di quelle importanti, l’11,3%. In realtà il numero è ingannevole, visto che alcune rampe saranno ben più dure. I primi 4,7 chilometri vanno ben oltre al 15% di media, senza spazio per rifiatare, un assalto alle gambe già al limite dopo tre settimane di corsa. Lo sforzo richiesto ai ciclisti sarà straordinario, tanto da rischiare di far scendere dalla bici chi non avrà saputo gestire al meglio le forze.

Giro d'Italia 2023 tappa 20 altimetria
Fonte: Cyclingpro.net

La seconda parte dell’ascesa è meno problematica, tornando a livelli normali per una tappa alpina. Occhio, però: questo non vuol dire che l’avvicinamento al traguardo sarà semplice. Anche con rapporti agilissimi, gli ultimi tre chilometri offrono tratti ben oltre il 15% di pendenza. Il panorama che si osserva dal Monte Lussari sarà splendido, come la cornice di pubblico, che dovrebbe essere numerosissimo. Per molti la vera vittoria sarà arrivare in vetta senza aver perso minuti su minuti. Stavolta non ci saranno gregari a darti una mano quando vai in riserva. Per fortuna, il meteo non dovrebbe complicare ulteriormente questa tappa massacrante. Se la pioggia è sempre un rischio, visto che di discese non ce n’è nemmeno l’ombra, non dovrebbe essere un fattore importante. Stesso dicasi per il vento, che spirerà alle spalle dei ciclisti nei primi chilometri: una volta che si inizia a salire, diventerà più o meno irrilevante.

Giro d'Italia 2023 tappa 20 planimetria
Fonte: Cyclingpro.net

Il duello finale

Dopo la gran risposta a Roglic messa sulle Tre Cime di Lavaredo, Geraint Thomas è veramente ad un passo dal suo primo Giro d’Italia, una vittoria che sta inseguendo da anni. Sulla carta è in una posizione ideale per arrivare a Roma in maglia rosa. Certo, la cronoscalata non sarà una passeggiata di salute neanche per lui ma lo abbiamo sempre visto al top, capace di far bene su ogni terreno, rispondere ad ogni attacco e rendere il favore appena possibile. Visto il vantaggio sui rivali, non dovrà nemmeno mettere una prestazione incredibile per finire il Giro in testa alla generale. Certo, il rischio di incappare in una giornata storta esiste sempre, ma il gallese e la Ineos finora non hanno sbagliato proprio niente. Difficile che arrivino al momento decisivo impreparati.

Roglic Giro tappa 19

Cosa dire dei rivali? Primoz Roglic, quando al massimo della condizione, potrebbe fare a brandelli la concorrenza in una tappa come questa ma negli ultimi anni ha spesso messo prestazioni incolori nelle cronometro dell’ultima settimana di un Grand Tour. Nelle tappe degli ultimi due giorni è sembrato aver risolto i problemi fisici dovuti alle cadute e lo scatto messo sulle Tre Cime di Lavaredo mostra che di benzina ancora ne ha. Spinto dall’entusiasmo di migliaia di tifosi sloveni, darà il tutto per tutto. 26 secondi sono allo stesso tempo pochi e tantissimi. Se un crollo verticale è improbabile, riuscire a fare così meglio del gallese non sarà affatto semplice.

La situazione per João Almeida è ancora più complicata. Prendere 59 secondi ad un ciclista esperto che, finora, non ha sbagliato niente è forse una mission impossible. Col podio al sicuro, magari punterà ad una vittoria di tappa ma questo non è il suo terreno di caccia preferito. In salita è sembrato spesso in difficoltà rispetto ai rivali ma tutto è ancora possibile. Vedremo se ne avrà abbastanza per una rimonta in extremis.

Spazio per altri? Non molto

A parte la lotta per la maglia rosa, possibile che qualche outsider trovi la prestazione della vita? Difficile ma non impossibile. Forse l’unico che potrebbe battersela con i top tre è Jay Vine ma sulle salite degli ultimi giorni ha messo prestazioni del tutto dimenticabili. Ci sarà ovviamente spazio per la lotta per una posizione interessante in classifica ma questi duelli minori saranno un corollario al vero spettacolo. I tifosi italiani terranno d’occhio la prova di Damiano Caruso, che sulle Tre Cime di Lavaredo è sembrato in ottima condizione. Solitamente nelle cronometro se la cava egregiamente, come peraltro il gregario di Thomas, Thymen Arensman. Dopo aver fatto un lavoro egregio, domestiques come lui o Sepp Kuss meriterebbero davvero l’occasione di salire sul podio e chiudere alla grande questo Giro.

Arensman Giro tappa 6

La lotta per le posizioni ai piedi del podio sarà interessante: il quarto posto di Caruso non è del tutto al sicuro, mentre Arensman potrebbe spuntarla su un Eddie Dunbar in crisi e un Thibaut Pinot che ha speso tantissimo nella lotta per il quinto posto. Alle loro spalle, Kämna e Leknessund sono separati da solo 14 secondi all’ottavo posto. Più dietro, a chiudere la top 10, Laurens de Plus ha solo 10 secondi nei confronti di Einer Rubio: il belga sarà avvantaggiato nella prima parte della cronometro ma il colombiano potrebbe averne di più in salita, visto che De Plus ha speso tantissimo venerdì lavorando per il suo capitano.

Dove vederla in tv

Vista la lunghezza e la difficoltà di questa cronoscalata massacrante, gli orari soliti del Giro d’Italia saranno sconvolti. Si partirà presto per finire molto più tardi: il primo ciclista a partire da Tarvisio, Nicolas Dalla Valle, prenderà il via alle 11.30. Per vedere in azione i top 10 della generale bisognerà aspettare molto, visto che Laurens de Plus partirà alle 16.47. I leader prenderanno il via dalle 17.05 alle 17.14, quando partirà la maglia rosa. Visto che finire in meno di 45 minuti sarà complicato, sapremo chi avrà vinto il Giro d’Italia 2023 non prima delle 18.

La diretta integrale su Rai ed Eurosport inizierà alle 11, con la tradizionale staffetta delle 14 tra Rai Sport HD e Rai 2 per non perdervi neanche un momento di questa massacrante cronoscalata. Se, invece, avete faccende da sbrigare o vi siete fatti tentare dal bel tempo, nessun problema. L’app o il sito ufficiale di RaiPlay avranno la diretta streaming della tappa, con gli abbonati ad Eurosport a scegliere tra Discovery+, GCN+, SkyGo, NOW TV e DAZN per seguire le prestazioni dei propri beniamini.

Non sarà stato il Giro più entusiasmante degli ultimi anni ma la corsa rosa sarà sempre in grado di offrire tanto spettacolo. Buon Giro a tutti!

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