
Dopo un Tour de France dominato in lungo e in largo, piccola delusione per il cannibale sloveno. Tadej Pogacar si è portato a casa la quarta maglia gialla e quattro vittorie di tappa ma, nonostante una serie di attacchi sul pavè bagnato della Ville Lumière, si è visto staccare dal belga Wout van Aert, che ha trionfato da solo sugli Champs Elysèes. Nonostante la pioggia, la salita verso Montmartre ha animato l’ultima tappa della Grande Boucle, con la maglia gialla che ha fatto di tutto per portarsi a casa anche la vittoria finale.
Dopo essersi lanciato all’inseguimento di Alaphilippe, è rimasto nel gruppo di testa fino al terzo passaggio alla Basilica del Sacro Cuore, quando il belga della Visma ha risposto all’attacco della maglia gialla per poi andarsene a 350 metri dalla vetta ed involarsi da solo verso il traguardo. Decima vittoria al Tour per Van Aert, piccola consolazione dopo una gara passata ben lontano dalla vetta della generale. Piccola soddisfazione per i tifosi azzurri delle due ruote, il fatto che dietro al belga sia arrivato l’italiano dell’Astana Davide Ballerini, che ha regolato in volata Mohoric e Pogacar.
Com’è andata la tappa
Nonostante l’organizzazione avesse fatto di tutto per animare la classica passerella finale, la voglia di tornare a casa dopo tre settimane massacranti su e giù per la Francia era tanta. Dopo le tradizionali foto di gruppo delle varie squadre, la Uae si è messa in testa al gruppo per dettare il passo ed evitare problemi nell’avvicinamento alla capitale francese. I primi attacchi sono iniziati a 70 chilometri dall’arrivo, poco dopo essere entrati in città, con il primo giro del circuito finale animato dall’azione di Renard e Simmons. Visto il pericolo di cadute, l’Aso ha comunicato che i tempi per la generale sarebbero stati presi al quarto passaggio del circuito, con la classifica cristallizzata prima della tripla ascesa verso Montmartre. La saggezza della scelta si nota appena si moltiplicano le forature sull’acciottolato parigino, con le strade riempite da decine di migliaia di tifosi delle due ruote entusiasti quando l’eroe di casa Julian Alaphilippe tenta un’azione solitaria. Pogacar e Van Aert si lanciano subito al suo inseguimento, riprendendolo dopo la discesa.

Ad animare gli ultimi due giri del circuito parigino, la fastidiosa pioggia che ha reso ancora più infido il pavè: nel gruppo, che vedeva presenti anche gli azzurri Trentin e Bellerini, Jorgenson e Campenarts si muovono molto ma sono colti di sorpresa quando la maglia gialla mette un’accelerazione delle sue sulla salita di Montmartre. Solo Ballerini, Van Aert, Mohoric, Jorgenson e Trentin riescono a riprenderlo in discesa, aprendo le porte ad un ultimo giro emozionante. Dietro di 40 secondi, il peloton sembra avere poca voglia di andare a riprendere il sestetto di testa: il primo attacco lo lancia Jorgenson ma, a 10 chilometri dall’arrivo, l’americano viene ripreso. Si decide tutto nell’ultima salita a Montmartre: Pogacar lancia il suo attacco e, uno alla volta, Mohoric, Trentin e Jorgenson devono cedere. Mentre controllava Ballerini, la maglia gialla viene presa in contropiede dall’azione improvvisa di Van Aert, che allo scollinamento ha sei secondi di vantaggio.
Il belga gestisce al meglio l’infida discesa ma né lo sloveno né l’azzurro ne hanno abbastanza per provare a riprenderlo prima del traguardo. Pogacar, quarto al traguardo dietro a Ballerini e al connazionale Mohoric, saprà farsene una ragione: dopo un Tour da cannibale, ora è il momento di festeggiare.
Le classifiche finali
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