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Top Gun: Maverick, quando Tom Cruise salvò davvero il cinema

Uscito in un momento molto delicato per la sala cinematografica, Top Gun: Maverick potrebbe aver salvato il cinema per come lo conosciamo. Ecco perché

Top Gun: Maverick, quando Tom Cruise salvò davvero il cinema

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In onda questa sera alle 21.17 su Italia 1, Top Gun: Maverick è il film diretto da Joseph Kosinski e uscito nel 2022 che porta Tom Cruise a vestire di nuovo i panni di Pete "Maverick" Mitchell, pilota pieno di talento che aveva mostratro il suo valore nel primo capitolo diretto dal compianto Tony Scott, uscito nel 1986 e diventato immediatamente un cult della settima arte.

Top Gun: Maverick, la trama

Pete "Maverick" Mitchell (Tom Cruise) ha un solo, unico grande amore: il volo. Dopo più di trent'anni di carriera, il pilota continua a sfidare i suoi limiti e le regole, andando così vicino a disobbedire costantemente agli ordini da rappresentare una vera e propria mina impazzita. Quando la sua permanenza nell'aviazione militare viene messa a rischio dalle sue decisioni discutibili, Maverick ha solo un'opportunità. Accettare l'offerta del vecchio amico Iceman (Val Kilmer), in fase terminale a causa di un cancro, e tornare alla scuola Top Gun, per allenare una nuova generazione di piloti e renderli capaci di portare a termine una missione che sembra pericolosissima. Tra i cadetti che deve istruire, Pete trova anhe il tenente Bradley Bradshaw (Miles Teller), figlio del vecchio amico Goose, con il quale il pilota non riesce ad essere del tutto obiettivo. Nel cercare di guadagnare il rispetto e la fiducia della sua squadra, ritrovare un vecchio amore (Jennifer Connelly) e affrontare i suoi demoni personali, Pete diventerà di nuovo la chiave di volta per la risoluzione di una missione ad alto tasso di adrenalina.

Il "miracolo" di Tom Cruise

C'è un motivo molto semplice se Top Gun: Maverick è rientrato apparentemente senza sforzo nella lista dei film più attesi del 2022: è un film pensato al puro intrattenimento, che non si cela dietro chissà quali pretese artistiche o filosofiche, che non vuole insegnare niente a nessuno. Un film, cioè, che ha sempre avuto bene in mente il suo pubblico e gli ha dato ciò che esso desiderava. In questo senso è pregevole la capacità del regista di saper bilanciare l'effetto nostalgia, utile per richiamare in sala i fan della prima ora, quelli che hanno visto il primo Top Gun in sala o quando erano molto piccoli, ma anche l'adrenalina, il ritmo forsennato che tanto piace alla nuova generazione, sempre più abituata a fruire di qualsiasi prodotto a grande velocità. Questo sapiente uso della cinematografia ha fatto sì che le persone - grazie anche al tanto importante passaparola - si recassero in massa in sala, registrando incassi da capogiro, che a livello internazionale hanno superato il miliardo. Un film che sembrava destinato a finire nel dimenticatoio dei sequel, in una Hollywood che sembra ormai incapace di rischiare verso nuovi prodotti, è invece riuscito a salvare il cinema.

Quando Top Gun: Maverick è uscito al cinema, le sale stavano ancora faticando a riprendersi dagli effetti della pandemia. Il lockdown del 2020, come è noto, ha dato una forte spinta alle piattaforme streaming. Mentre i cinema erano chiusi - e sono rimasti chiusi a lungo, forse più del necessario - gli spettatori si sono spostati in massa sui vari Netflix, Prime Video e Disney+. I film hanno cominciato ad uscire in streaming e il pubblico ha potuto fare esperienza di una visione più comoda, meno onerosa e scevra dal fastidio che potrebbe derivare dal dover vedere un film in sala in compagnia di spettatori rumorosi e fastidiosi. Dopo la pandemia, dunque, il cinema ha avuto difficoltà a riprendere terreno: le persone sembravano chiedersi il motivo per cui sarebbero dovute andare al cinema quando il film, presto o tardi, sarebbe arrivato anche sulle varie piattaforme, nella comodità delle loro case. Per cercare di ovviare questo problema è nata l'iniziativa "Solo al cinema", con cui i film cercavano di richiamare il pubblico, assicurando che quella determinata pellicola sarebbe uscita solo sul grande schermo. I primi tentativi, però, non sembrarono dare il risultato sperato. Le sale continuavano ad essere mezze vuote. Finché, appunto, non è arrivato Top Gun: Maverick, che le ha riempite come prima della pandemia. La presenza di un divo forte e "rassicurante" come Tom Cruise, il recupero di un film cult e la promessa di un film d'azione tout court hanno fatto la "magia", e Tom Cruise è stato indicato come colui che ha salvato il cinema nel suo momento peggiore. E a dirlo non è stato uno spettatore comune, ma un uomo che del cinema ha fatto la sua religione. Come si legge su Variety, infatti, Steven Spielberg, durante il pranzo per i candidati agli Oscar del 2023, ha rivolto i suoi ringraziamenti a Tom Cruise e gli ha detto: "Tu hai salvato il cu*o a Hollywood e sono abbastanza certo che tu abbia salvato la distribuzione cinematografica.

Seriamente, Top Gun: Maverick potrebbe aver salvato l'intera industria cinematografica."

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