Cinque giorni da Beatles col pensiero a 50 anni fa

Nell'anniversario del mitico recital al Vigorelli spuntano iniziative per chi è rimasto con gli «scarafaggi» nel cuore

Cinque giornate di Beatles e Milano si sente già più sul pezzo. Si sente soprattutto patria della band più amata del mondo. Un po' merito di Expo, per carità, molto soprattutto grazie a un gruppo di fan che ha carattere e passione: stiamo parlando dei beatlesiani d'Italia, da anni impegnati nella promozione della band e della sua cultura musicale. Il gruppo è guidato da Rolando Giambelli, musicista indovinate di quale band, un gruppo che suona rigorosamente e solo cover dei Beatles, uno che trova ogni occasione buona per far i riascoltare musica che non tramonterà mai.

E a Milano soprattutto l'occasione perfetta era questa. Cinquant'anni dopo la Vespa e tante altre cose belle, chiedi chi erano i Beatles ricorda ovviamente un gran bel pezzo degli Stadio ma è una domanda che torna e non passa mai di moda. E allora quelli che sanno chi erano Beatles risuoneranno ancora in vario modo e fino a domenica facendoci tornare indietro nel tempo, 50 anni esatti fa.

Risuoneranno nelle celebrazioni di questi giorni a Milano. Saranno cinque giornate da «scarafaggi» per non cambiare musica. Il salto nel tempo non sarà all'insegna della malinconia. Anzi. Mette in moto il Vigorelli di via Arona che oggi riapre per ricordare il primo concerto italiano organizzato da Leo Watcher quello che si svolse il 24 giugno del 1965. Con qualche ritorno autenticamente vintage come la musica del gruppo dei «New Dada» e di Guidone che suonarono all'apertura. Non solo musica per aprire le celebrazioni milanesi: al «Vigo» ci sarà anche una mostra con 32 scatti che i Beatlesiani promettono autenticamente inediti di quel concerto.

Per l'abbuffata vera e propria di musica il palcoscenico si sposta poi all'ex Smeraldo, (dalle 17 alle 22.30) dove i Beatlesiani d'Italia organizzano un concerto con la partecipazione delle migliori Beatle band italiane.

Sabato sarà la volta del Piccolo teatro di Milano, dove dalle 17 va in scena la proiezione di «HELP!» il secondo film dei Beatles del 1965, diretto da Richard Lester, nel cinquantesimo anniversario.

«“Help!” è probabilmente il miglior film dei Beatles, girato fra la Gran Bretagna, le Alpi e le Bahamas, - spiega Rolando Giambelli - con una trama divertente che trasporta lo spettatore verso quel mondo irreale che solo Lester poteva catturare con tanta eleganza».

Il film sarà introdotto da una video prefazione di Vincenzo Mollica, come avvenne anche per il primo film dei Beatles Hdn. E sempre al Piccolo, domenica pomeriggio dalle 16 ecco All together now! dove sono tutti ammessi a suonare e cantare insieme. Un viaggio affascinante attraverso l'universo musicale dei Beatles, con la partecipazione di straordinari musicisti che riproporranno in modalità «umplugged» i brani più significativi del repertorio dei Fab Four interpretandoli, cioè, con le sole voci scoperte e gli strumenti musicali rigorosamente acustici.

Ma siccome siamo a teatro non poteva mancare un momento teatrale intitolato «If song be the food of love play on» e curato da Maggie Rose, docente di Storia del teatro dell'università di Milano, drammaturga con il supporto di Joe Flannery, cultural ambassador for Liverpool.

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