Entro la fine di agosto saranno assegnate tutte le cattedre scolastiche. Parola del provveditore Antonio Lupacchino. Come in un puzzle, tutti i pezzi stanno andando pian piano al loro posto mettendo a tacere le polemiche di inizio estate e tutti i timori dei precari. «Lanno scolastico comincerà regolarmente - assicura il provveditore - senza alcun tipo di intoppo e senza colpi di scena». Mentre gli studenti sono a caccia di libri di testo, grembiuli e set scolastici, negli istituti sta prendendo forma la squadra dei docenti.
Sono cinquemila i posti da assegnare. Domani mattina di buonora si comincerà a spuntare linfinito elenco di nomi e si procederà, riga per riga, fino alla fine delle graduatorie. Quindi le scuole, dal primo settembre, potranno procedere con lassunzione vera e propria del corpo docenti. Ci sarà anche il tempo di coprire le cattedre che rimarranno vacanti e di rimpiazzare i prof che rinunceranno.
Insomma, al suono della prima campanella tutti saranno ai posti di combattimento. Presidi compresi. Gli istituti «orfani» sono rimasti infatti solamente 22: la prossima settimana verranno confermati 19 incarichi e non si prevedono problemi per assegnare gli altri tre. A presidi lombardi doc o provenienti da altre regioni, poco conta. Limportante è che tutti gli istituti abbiano la loro guida.
Lanno scorso, con limmissione in ruolo di 413 dirigenti in Lombardia, le graduatorie regionali si erano svuotate. Questanno le assunzioni programmate in partenza erano 121, ma di lombardi tra i vincitori del concorso se ne sono trovati appena 61. Gli altri dirigenti scolastici sono stati pescati tutti fuori regione. Con il rischio, quindi, che, non appena si libererà qualche posto al sud o vicino al loro paese di origine, prendano baracca e burattini e lascino lincarico a Milano.
Situazione stabile anche per le nomine di supplenti e insegnanti di sostegno: i posti sono stati assegnati a giugno. «Resta un gruppetto ancora da collocare - calcola Lupacchino con i registri alla mano - ma provvederemo a farlo velocemente».
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