Cip 6, le società schierate contro l’Authority

da Milano

Le società del settore fanno i conti dopo la decisione dell’Authority per l’Energia che ha modificato la formula di calcolo del cosiddetto Cip 6, il programma di incentivi per la produzione di energia con fonti rinnovabili. La reazione è praticamente identica in tutti i casi: proteste e accuse di illegittimità. Saras, per esempio, stima che la delibera avrà un impatto negativo tra 20 e 30 milioni di euro l’anno sul margine operativo lordo. Il gruppo dei Moratti si riserva di impugnare il provvedimento « viziato sotto più
profili da aspetti di illegittimità». Secondo la società, l’impatto negativo sui conti di Erg sarà invece di circa 13 milioni di euro sull’utile netto. E per quanto riguarda il 2007 di 30 milioni sul margine operativo. Anche Erg «contesta il provvedimento che modifica in modo incoerente, rispetto alle premesse del documento stesso, la formula di calcolo della tariffa Cip 6». La società «si riserva di mettere in atto tutte le azioni legali per salvaguardare i propri diritti.

Quanto a un’altra delle società interessate, Edison, l’amministratore delegato Umberto Quadrino, in una intervista al Sole 24 Ore, è stato tranchant: «I contratti sono in gran parte in scadenza. Ma i contratti in essere vanno onorati. La delibera dell’Authority è illegittima. Faremo ricorso».

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