Città dello Sport, Alemanno: «Servono subito 53 mln di euro per i lavori»

L'opera che nascerà a Tor Vergata ha un costo complessivo di 608 mln, finora ne sono stati finanziati 200. L'architetto Calatrava: «Sarà un'opera polifunzionale, le vasche delle piscine potranno essere utilizzate per altre discipline»

Servono subito 53 milioni di euro per non interrompere i lavori della Città dello sport, progettata dall'architetto spagnolo Santiago Calatrava e in costruzione nella zona di Tor Vergata a Roma. Ad affermarlo è stato il sindaco di Roma Gianni Alemanno che, insieme allo stesso Calatrava e all'assessore all'Urbanistica Marco Corsini, ha effettuato un sopralluogo ai cantieri della Città dello sport, che potrà essere tra le strutture funzionali alla candidatura olimpica della capitale.
Come ha ricordato il sindaco, il progetto ha un costo complessivo di 608 milioni di euro, di cui 200 già finanziati. Risorse che coprono i lavori fino a dopo l'estate e per evitare lo stop ai cantieri, quindi, servono altri fondi. «La Città dello sport - ha spiegato il sindaco - era stata immaginata per i Mondiali di nuoto ma è stato impossibile cogliere quell'obiettivo. Ora si tratta di collegarla con il progetto olimpico e fare di Tor Vergata uno degli assi della nostra candidatura». Proprio grazie alle Olimpiadi, ha osservato Alemanno, si potrà accelerare per «un'opera indispensabile per la città». «Per fare questo e non interrompere i lavori è necessario, entro l'attuale annualità di Roma capitale, reperire almeno 53 milioni di euro per completare le coperture».
«Se il Coni sceglierà Roma - ha aggiunto - lavoreremo insieme per risolvere i problemi funzionali e, ovviamente, andremo alla presidenza del Consiglio e al ministero per le Infrastrutture per rivendicare i finanziamenti necessari che, se arriveranno in tempi celeri, consentiranno di completare l'opera in tre anni». Se arriveranno invece al più presto 53 milioni di euro, le coperture potranno essere finite entro quest'anno.
Sarà una struttura polifunzionale, dove le vasche pensate inizialmente per i Mondiali di nuoto, sono state studiate all'insegna delle reversibilità e potranno essere eventualmente coperte e utilizzate per altre discipline. Già in costruzione, ha spiegato Calatrava, l'asse portante dell'opera: i due stadi, uno con capienza di 17 mila persone e l'altro di 4 mila, esternamente conteranno su un lungo corridoio dove passeggiare e dove potranno esserci anche bar e negozi, a ciò si aggiungono parcheggi e accessi a spogliatoi per gli atleti. Ancora, una piscina esterna, mentre in caso di candidatura olimpica potrà essere costruito uno stadio della pallanuoto. Le coperture dei due stadi, che ricordano in chiave moderna le cupole nel cuore della città, saranno realizzate all'insegna del risparmio energetico.
«La multifunzionalità dell'opera è fondamentale - ha sottolineato Calatrava - qui sarà possibile svolgere anche concerti e attività ludiche». E poi c'è il collegamento con l'Università, ha ricordato l'architetto, visto che il progetto era presentato in stretta relazione con il Campus per gli studenti dell'ateneo di Tor Vergata.
L'assessore all'Urbanistica Marco Corsini ha parlato di un progetto «di grandissimo respiro che impreziosirà la città e sarà un fiore all'occhiello». A puntare l'attenzione, invece, sul problema della viabilità nella zona è stato il presidente del consiglio del Municipio X Rocco Stelitano, presente al sopralluogo.

«La mia preoccupazione è che la mattina per uscire dalla zona di Morena e andare verso Cinecittà c'è già molto traffico», ha spiegato sottolineando che si tratta di un progetto che dà lustro alla città ma è importante riflettere anche sulla viabilità nell'area.

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