La città dove si salvano i bebè prematuri

Cristina non è sola: a Milano, la piccola nata al Ca’ Granda dalla mamma in stato di morte cerebrale ha tanti fratellini virtuali. Nello stesso reparto di terapia intensiva del Niguarda dove sta lottando per la vita, infatti, ogni anno nascono circa 65 neonati prematuri. Altrettanti sono più o meno quelli che vengono al mondo negli altri tre ospedali - Buzzi, Macedonio Melloni e Mangiagalli - specializzati nel trattamento ai piccolissimi: bimbi che alla nascita pesano pochissimo, meno del chilo e mezzo, ma non mancano quelli che non raggiungono neanche i 750 grammi. Trentuno culle termiche che ospitano per periodi che oscillano, tra i trenta giorni e i cinque mesi e più, i neonati che sono nati prima del tempo. Il 20% delle incubatrici ospita gemelli, un evento che accade un parto ogni 80.

Formigoni ha fatto i complimenti all’equipe del Niguarda che ha fatto nascere la piccola Cristina: «È l’ennesima dimostrazione dell’eccellenza della sanità lombarda». Ma il primario del Niguarda lancia un appello: «Ci manca un neonatologo».

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