da Milano
Ci sarà pure un motivo se gli armatori si fanno la guerra a colpi di navi da crociera straccia-record. E quel motivo si chiama mercato. Sempre più aperto, capace di strizzare l'occhio ai più giovani e di scrollarsi di dosso la fama di «vacanza da vecchi». Oggi la fascia d'età sulla quale puntano molte compagnie crocieristiche è di 35 anni ma la tendenza è di abbracciare una clientela eterogenea con le proposte più diverse: dalla possibilità di offerte per tutte le tasche (dalla cabina semplice alla suite di lusso), fino alla tipologia di vacanza orientata ai centri benessere piuttosto che a un divertimento che punta esclusivamente su feste a tema e possibilità d'incontri. «Il mercato - spiega un esperto del settore che chiede di restare anonimo - si è spalancato dopo gli attentati dell'11 settembre. Prima era di nicchia e animato quasi soltanto nei mesi estivi, oggi è vivo anche d'inverno grazie a un radicale cambiamento delle politiche di organizzazione delle crociere e di strutture e servizi sempre più avanzati». I luoghi più battuti sono tre e comprendono l'area del Mediterraneo, i Caraibi e il Nord Europa. Se le prime due sono mete sia estive che invernali, la stagione del mare del Nord, a causa delle intemperie e delle basse temperature, inizia a maggio e termina a settembre. Un handicap che più o meno velocemente sta per essere colmato dal progresso tecnologico che permette di godersi il piacere di navigare e di usufruire di tutti i servizi anche se fuori scoppia un temporale.
Ecco perché la lotta per costruire la nave più grande del mondo si fa sempre più dura: più si è tecnologicamente avanzati, più aumenta la possibilità di destagionalizzare e quindi di estendere la clientela. Ecco perché fra tre anni solcherà le onde una nave lunga quasi mezzo chilometro e alta come un palazzo di venticinque piani. La più grande ed evoluta del mondo, fino alla prossima.
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