Prove di dialogo per costruire la città metropolitana. Giuliano Pisapia e Guido Podestà, sindaco e presidente della Provincia, si sono incontrati più volte e nelle loro dichiarazioni concordano sulla volontà di mettere in atto politiche integrate. In ballo cè anche la convenienza economica. «Quando la città metropolitana milanese sarà realtà ci saranno risparmi per 180 milioni di euro» ha detto il sindaco di Milano parlando giovedì sera a un dibattito alla festa di Sinistra e libertà a Sesto San Giovanni.
Guido Podestà, dopo aver ancora una volta sponsorizzato la città metropolitana, ha difeso le Provincie alla fine di un vertice dellUpl, lUnione delle peovincie lombarde. «Serve unoperazione verità sui reali costi e benefici delle Province, perché eliminarle non significa diminuire ma anzi aumentare la spesa pubblica e rinunciare ad un pezzo di democrazia, togliendo ai cittadini la possibilità di giudicare e scegliere i propri amministratori» è la tesi di Podestà, che è vice Presidente vicario dellUnione Province Lombarde.
A Sesto San Giovanni Pisapia ha sottolineato i vantaggi in termini di partecipazione, con il conferimento di maggiori poteri alle municipalità (ovvero i «consigli di zona, da trasformare in vere e proprie municipalità») e con i conseguenti risparmi derivanti da una diversa organizzazione della città metropolitana.
Il sindaco non nasconde di puntare alla guida della città metropolitana: «Stiamo anticipando la campagna elettorale per la città metropolitana del 2016, e vinceremo anche quella. Nel 2016 dovremo e potremo andare a votare per la città metropolitana». Secondo Pisapia, si tratta di un provvedimento che porta solo vantaggi e «non costa niente, se non in termini di impegno». Insomma, «se non si riesce a farlo in modo giuridico, dobbiamo farlo noi nel concreto: creare una città metropolitana».
Anche Podestà è tornato a sostenere lidea della città metropolitana: «In alcune tematiche di rilievo sovracomunale è giusto che ci sia un governo sovracomunale, ci sarà sicuramente un risvolto positivo per efficienza dei servizi e nel contenimento dei costi. Miriamo nel 2016 ad avere un sindaco metropolitano». Podestà ha detto di apprezzare la «massima adesione» da parte del sindaco Giuliano Pisapia al progetto e ha ricordato che se ne era già parlato con lex sindaco Letizia Moratti: «Il territorio di Milano è il più votato a questo, anche più di Napoli e Palermo».
Nei prossimi anni, da qui al 2016, termine del mandato dellattuale sindaco, secondo Podestà «bisogna lavorare perché si realizzi dal basso, ragionando insieme sui servizi, per poi votare non più per un presidente di Provincia e un sindaco di Milano, ma per un solo sindaco metropolitano, dopo Expo».
Ambiente, trasporto pubblico, formazione e lavoro, sono i primi temi su cui secondo Podestà ci dovrebbe essere un governo metropolitano e «assieme al sindaco siamo già daccordo di iniziare a lavorarci insieme, commissione consiliare con commissione consiliare. Troveremo una modalità e faremo da cabina di regia, la grande Milano potrà fare da apripista anche per altre città italiane con la stessa vocazione».
Pisapia, alla festa di Sel, ha evidenziato lidem sentire tra sindaco e presidente della Provincia: «Il presidente Podestà ha realmente manifestato grande interesse a dare il suo contributo, un contributo che ha ribadito e confermato negli incontri che abbiamo avuto in questi giorni». Secondo il sindaco, la città metropolitana è un«alternativa al federalismo dellegoismo».
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