Città sempre più multietnica stranieri due milanesi su 10

Città sempre più multietnica stranieri due milanesi su 10

La prima comunità straniera è quella filippina, con 37.651 cittadini. Segue la comunità egiziana con 32.605, mentre al terzo posto con 21.344 si trova quella cinese. Tra le 167 comunità ci sono anche quella francese al dodicesimo posto, quella tedesca al diciannovesimo, quella del Regno Unito al ventesimo e quella statunitense al ventottesimo. Sono oltre 240mila, circa il 18% del totale dei residenti - in pratica, due su dieci -, i cittadini stranieri in città. Appartengono alle 167 comunità internazionali regolarmente iscritti all’anagrafe di Milano. È da questo dato che l’assessorato alle Politiche sociali e Cultura della Salute del Comune di Milano, partendo proprio dai temi dell’immigrazione e dell’inclusione ieri in un convegno a Palazzo Marino, ha voluto porre le basi per ripensare il Piano di Sviluppo del Welfare del capoluogo lombardo. «La nostra città - ha sostenuto l’assessore ai Servizi sociali Pierfrancesco Majorino - deve essere il luogo in cui tutelare e riconoscere a tutti i cittadini, italiani e stranieri, i diritti fondamentali: alla vita, al lavoro, alla salute, alla casa, all’educazione, alla libertà di culto, alla propria cultura, alla sicurezza. Il livello di internazionalizzazione deve quindi essere uno dei cardini su cui puntare per lo sviluppo economico, sociale e culturale della città».
Ma l’ex vicesindaco Riccardo De Corato, consigliere comunale del Pdl, attacca: «Dopo aver annunciato alcuni giorni fà la predisposizione da parte dell'amministrazione Pisapia di un “Piano per aiutare i rom abusivi“ ora Majorino presenta il Piano di sviluppo del Welfare della città parlando di Immigrazione. Senza fondi, come tutti gli altri assessori, continua a sfornare Piani che sono come Libri dei sogni. Dubito che riusciranno a realizzare anche l’Immigration Center annunciato nel Piano di sviluppo». Ma soprattutto incalza il consigliere Pdl, «vorremmo sapere quando l’assessore Majorino comincerà a parlare del Welfare per anziani e disabili» e «quanto intende destinare a costoro oltre ai progetti già annunciati per rom e immigrati.

Mi pare che il nuovo Welfare ambrosiano parli soprattutto straniero, e sarebbe un altra beffa per le fasce deboli milanesi». Come amministrazione ha affermato invece l’assessore alla Sicurezza Marco Granelli, «vogliamo che il binomio sicurezza-immigrazione cambi significato. La città deve essere di tutti e sicura per tutti».

Commenti
Disclaimer
I commenti saranno accettati:
  • dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
  • sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.
Pubblica un commento
Non sono consentiti commenti che contengano termini violenti, discriminatori o che contravvengano alle elementari regole di netiquette. Qui le norme di comportamento per esteso.
Accedi
ilGiornale.it Logo Ricarica