Bollette luce e gas, dal 1° luglio le nuove regole: cosa cambia e per chi

Arera, l’Autorità di Regolazione per Energia, Reti e Ambiente, è intervenuta con nuove disposizioni

Bollette luce e gas, dal 1° luglio le nuove regole: cosa cambia e per chi
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Nel vortice del mercato libero dell’energia, tra promozioni apparentemente convenienti e bollette sempre più complicate da decifrare, il consumatore medio si ritrova spesso confuso e spaesato. Centinaia di fornitori, formule tariffarie differenti, costi fissi e variabili mescolati in documenti poco trasparenti rendono difficile capire quali siano le offerte migliori e a quali condizioni. Proprio per questo, l’Arera — l’Autorità di Regolazione per Energia, Reti e Ambiente — è intervenuta con nuove disposizioni. A partire dal 1° luglio 2025, entreranno in vigore nuovi obblighi di trasparenza per i venditori di luce e gas, con l’obiettivo di rendere le offerte più comprensibili e, soprattutto, facilmente confrontabili.

Chiarezza nei costi per facilitare il confronto

Al centro della riforma c’è la revisione della presentazione economica delle offerte. Come annunciato il 9 aprile scorso, tutti i contratti di fornitura dovranno riportare in un’unica sezione i costi legati alla vendita — ovvero quelli direttamente decisi dal fornitore — separandoli nettamente dalle voci regolamentate (come trasporto e oneri di sistema, stabiliti da Arera). Questa distinzione è fondamentale: solo le componenti relative all’energia e alla commercializzazione variano tra i diversi operatori, mentre il resto è uguale per tutti. Inoltre, sui siti web dei fornitori ogni offerta dovrà presentare tre elementi chiave ben evidenziati: un codice identificativo univoco, le condizioni tecnico-economiche dettagliate e una scheda riassuntiva. Questi strumenti aiuteranno il consumatore a comprendere meglio cosa sta scegliendo e quanto realmente costerà.

Bollette più semplici e chiare come uno scontrino

Dal 1° luglio sarà modificato anche il formato delle bollette. Dopo anni di critiche sulla loro complessità, Arera ha imposto un modello più semplice e lineare, quasi simile a uno scontrino fiscale. La prima pagina fungerà da frontespizio unificato, contenente le informazioni principali: importo da pagare, dati contrattuali e informazioni sul cliente e sulle modalità di fatturazione. La seconda pagina illustrerà invece la composizione dettagliata dei costi secondo lo schema “quantità x prezzo”, con una chiara distinzione tra costi di vendita, oneri di rete, imposte, accise, bonus e canone Rai. A completare il quadro, sarà introdotto un nuovo “Box offerta”, pensato per verificare che il contratto sottoscritto sia stato applicato correttamente, limitando così il rischio di errori o pratiche poco trasparenti.

Consumatori soddisfatti ma restano criticità

Sebbene le nuove norme siano accolte come un importante passo verso una maggiore trasparenza, le associazioni dei consumatori mantengono alta l’attenzione. Il Codacons, ad esempio, insiste affinché nei contratti e nelle bollette siano chiaramente indicati anche i riferimenti per tutelarsi contro pratiche scorrette, come i conguagli retroattivi su consumi ormai prescritti, che continuano a creare problemi a molti utenti. Anche Consumerismo No Profit evidenzia un punto critico: la mancanza nelle bollette del mercato libero del prezzo reale della materia prima, espresso in euro per kilowattora o metro cubo.

Questi dati, disponibili fino a pochi anni fa, oggi non sono più chiaramente indicati", sottolinea il presidente Luigi Gabriele, “eppure rappresentano l’unico vero parametro per confrontare le offerte".

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