
Scattano oggi, 15 maggio, le nuove tariffe sui carburanti, che porteranno a un rincaro per chi utilizza auto a gasolio e a un leggero sconto per chi viaggia a benzina. Il provvedimento, firmato da vari ministeri e pubblicato in Gazzetta Ufficiale, prevede un ritocco alle accise: +1,5 centesimi al litro sul diesel e -1,5 centesimi sulla benzina. Si tratta di una misura pensata per riequilibrare il carico fiscale tra i due carburanti, con conseguenze immediate sul prezzo alla pompa.
Le stime del Codacons
Secondo le stime del Codacons, i guidatori di auto diesel affronteranno un aumento medio annuo di circa 22 euro, calcolato su due pieni al mese. In termini complessivi, il rincaro graverà per oltre 360 milioni di euro sugli automobilisti. Di contro, chi ha un’auto a benzina potrà beneficiare di un risparmio simile. Il parco auto italiano è quasi equamente suddiviso tra i due tipi di alimentazione, con oltre 16 milioni di veicoli per ciascuna categoria.
Le entrate aggiuntive
Le entrate aggiuntive legate all’aumento dell’accisa sul diesel verranno destinate al finanziamento del trasporto pubblico locale, in particolare al rinnovo dei contratti degli addetti del settore.
Le associazioni dei consumatori, però, tornano a sollecitare una riduzione del peso fiscale sui carburanti, che in Italia resta tra i più alti d’Europa: solo nel 2023, oltre il 60% del prezzo pagato alla pompa era costituito da tasse.
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