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Tfr in anticipo per comprare casa: quando e come fare

L’anticipo del Tfr può costituire un aiuto importante per chi intenda acquistare la prima casa. Fondamentale, per ottenerlo, il rispetto di determinati requisiti e tempistiche

Tfr in anticipo per comprare casa: quando e come fare
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Fra gli strumenti a disposizione per chi intenda acquistare la prima casa c’è l’anticipo del Tfr, una percentuale del Trattamento di fine rapporto, disponibile per i dipendenti privati. Per richiederlo, però, è fondamentale il rispetto di determinati requisiti e di specifiche tempistiche. Vediamo quali sono e le modalità di richiesta.

Tfr: in cosa consiste

Con il termine Trattamento di fine rapporto si indica la somma di denaro spettante a ogni dipendente in caso di cessazione del rapporto di lavoro, indipendentemente dalle motivazioni. È costituito dal 13,5% del salario annuale, trattenuto periodicamente dallo stipendio del dipendente e affidato o all’azienda o a un fondo previdenziale. È possibile farne richiesta nel periodo precedente alla data effettiva di fine del rapporto lavorativo in caso di necessità urgenti. Fra queste, oltre che per l’acquisto della prima casa, sono comprese le spese di carattere sanitario, congedi parentali o di studio, la ristrutturazione della prima casa.

Anticipo del Tfr per acquisto prima casa

Soluzione diversa dal prestito con cessione del quinto, l’anticipo del Tfr per la prima casa permette di ricevere subito una cifra a cui si ha a comunque diritto in futuro, a differenza della cessione del quinto, con cui si ottiene una liquidità immediata da restituire a rate mensili attraverso la trattenuta del 20% sulla busta paga. Se l’ordinamento italiano riconosce a tutti i lavoratori e le lavoratrici dipendenti la possibilità di accedere a una quota di Tfr anticipato per la prima casa, non è però permesso di ottenere l’intera cifra maturata, bensì un importo pari al 70% di quanto accumulato. Servono inoltre almeno 8 anni di impiego continuativo presso l’azienda per poter presentare la domanda.

Requisiti per ottenerlo e quando si può richiedere

L'erogazione dell'anticipo del Tfr per l'acquisto della prima casa non è dovuta in ogni caso e richiede il soddisfacimento di determinati requisiti, principalmente stabiliti a tutela del datore di lavoro, secondo quanto disciplinato dall'articolo 2120 del Codice civile. Vediamo come.

Si può usufruire dell’anticipo Tfr per prima casa solo una volta nel corso del percorso professionale; il dipendente deve aver accumulato, come detto, minimo 8 anni di lavoro con lo stesso datore di lavoro e la percentuale di anticipo Tfr prima casa che può essere richiesta non deve superare il 70% della somma totale; le richieste di anticipo Tfr vengono soddisfatte annualmente per il 10% degli aventi diritto e per non oltre il 4% dei dipendenti dell’azienda. Per quanto concerne il secondo requisito, è importante evidenziare che la disposizione di riferimento precisa la possibilità di ottenere un anticipo del Tfr per l'acquisto della prima casa con meno di 8 anni di anzianità lavorativa, tramite un accordo individuale tra le parti. L'anticipo del Tfr per la prima casa può essere utilizzato esclusivamente per l'acquisto di una prima proprietà a nome del richiedente o dei suoi figli maggiorenni.

Regolato in modo differente l’anticipo sul Tfr prima casa per dipendenti pubblici, cui non è consentito riceverlo prima della cessazione del servizio. Dal primo febbraio dello scorso anno gli ex dipendenti pubblici in pensione iscritti alla Gestione unitaria delle Prestazioni Creditizie e sociali possono invece chiedere l’anticipo del Tfs (Trattamento di fine servizio) o del Tfr all’Inps, versando all’ente l'1% annuo a titolo d'interesse e uno 0,5% una tantum per le spese. Le somme erogabili sono quelle in scadenza, decorsi almeno sei mesi dalla data della domanda. La domanda per l’anticipo Tfr e Tfs può essere presentata in forma telematica e con facoltà di richiedere l’intero importo anticipato. Questa nuova modalità di anticipo si affianca a quella ordinaria e a quella agevolata.

Come si effettua la richiesta

La richiesta deve essere inoltrata al datore di lavoro, il quale tratterrà l'anticipo del Tfr fino a quando non sarà formalmente ricevuta una richiesta ufficiale di Tfr per l'acquisto della prima casa, presentata tramite un modulo specifico debitamente compilato. Tale modulo dovrà includere i dati anagrafici del richiedente, con allegata copia della carta di identità, la durata del periodo lavorativo e la percentuale di anticipo del Tfr destinato all'acquisto della prima casa.

Dati, questi, che dovranno essere accompagnati da una documentazione in grado di dimostrare chiaramente la procedura di acquisto dell’immobile e, più nello specifico, di un atto notarile che riconosca che si tratta della prima e unica richiesta di anticipo Tfr per prima casa, della dichiarazione dei redditi o di un atto notorio che certifichi di non essere già proprietari di altri immobili; ancora, rogito notarile o un contratto preliminare, fondamentale per dimostrare l’avvenuta o futura compravendita della prima casa a seconda dello stato di avanzamento della procedura burocratica, e certificato di residenza, qualora il richiedente ne fosse già in possesso. Ricevuta la richiesta del dipendente, il datore la esaminerà entro qualche settimana, verificando che sussistano tutte le condizioni per poter concedere un anticipo del Tfr.

Anticipo Tfr per ristrutturazione casa

L'anticipo del Tfr per l'acquisto della prima casa rappresenta soltanto una delle alternative per le quali è possibile avanzare una richiesta al datore di lavoro, il quale potrebbe concedere un anticipo del trattamento anche per interventi di ristrutturazione dell'abitazione. In questo contesto, sono applicabili tutte le condizioni precedentemente delineate per l'acquisto, con l'aggiunta dell'obbligo di presentare la documentazione integrata con la concessione edilizia e, se del caso, le fatture relative agli acquisti di materiali già effettuati.

Tipologia di tassazione

L'importo ricevuto come anticipo del Tfr per l'acquisto della prima casa è considerato lordo, e la tassazione a cui è soggetto differisce da quella applicata al salario mensile. Tale somma è soggetta a una ritenuta dell'11%, riducibile dello 0,30% per ogni anno di versamenti successivi al quindicesimo. Questo importo è al netto dei redditi imponibili. La quota di Tfr al termine del contratto non comprenderà l'anticipo per la prima casa e continuerà ad essere detratta nella misura del 13,5% dello stipendio annuale del dipendente.

La tassazione prevede anche l'applicazione dell'aliquota Irpef corrispondente.

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