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È il "revenge effect": perché i ristoranti sono pieni (nonostante i rincari)

Il caro-vita non ferma la voglia di andare a mangiare nei ristoranti (italiani e stranieri): ecco quali sono i motivi alla base di un settore in netta ripresa nonostante l'aumento dei prezzi

Cos'è il "revenge effect" che fa riempire i ristoranti (nonostante i rincari)

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Cos'è il "revenge effect" che fa riempire i ristoranti (nonostante i rincari)

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Anche se caro-prezzi e inflazione la fanno da padrone, andare a mangiare fuori è un'abitudine a cui gli italiani non sanno rinunciare nonostante i rincari sugli scontrini dei ristoranti. Sarà la voglia di uscire fuori casa dopo due anni di pandemia o il semplice fatto di concedersi un paio di ore di svago, ma nel quadrimestre gennaio-aprile di quest'anno i consumi della ristorazione hanno segnato un'impennata del 17,9% nonostante 8 ristoranti su 10 abbiano alzato il prezzo dei loro menu.

Cos'è il "revenge effect"

A rivelare questi numeri sono due distinti rapporti redatti dall' Osservatorio Confimprese-Jakala e dall’Osservatorio Ristorazione: il perché dei rincari è l'effetto a cascata provocato dal caro bollette (luce e gas) che rispetto ai primi mesi del 2022 sono aumentati del 16,7% così come il costo delle materie prime, più care del 12,1%. Da qui è stato utilizzato un termine inglese, "revenge effect", letteralmente "effetto vendetta", alla cui base c'è quello che accennavamo prima: due anni di dura pandemia e la rinuncia a numerose occasioni sociali hanno fatto scattare il desiderio di rivedere amici e conoscenti per "recuperare" quello che non stato possibile nei due anni precedenti, pazienza se il conto da pagare risulterà salato.

Offerta e turismo

Non è soltanto questo, però, la ragione: molti ristoranti si sono attrezzati per accontentare tutti i gusti e le esigenze affinando i loro menu con scelte anche per vegani, vegetariani, celiaci e cibi più ricercati per chi vuole vivere anche un'esperienza gourmet e non "accontentarsi" soltanto della classica pizza o piatto di pasta. E poi non dimentichiamo il ruolo del turismo: dopo due anni in ginocchio, il nostro Paese è tornato ad essere uno dei più visitati in Europa come dimostrano i numeri Istat che segnano il 45,5% di presenze in più rispetto al 2022 soltanto tra gennaio e febbraio.

Com'è andato il Ponte del 2 giugno

E gli effetti si vedono anche in questo ponte del 2 giugno appena concluso. Sulla Riviera romagnola alluvionata, l'eccezionale bravura della gente del posto e degli aiuti giunti da tutta Italia hanno aiutato nel "miracolo" per questo fine settimana lungo: tutto esaurito e doppi turni un po' ovunque nei ristoranti per l'arrivo dei turisti. "Magari un pò meno rispetto allo scorso anno, ma stanno arrivando. L'acqua qui da noi è pulita, la spiaggia è attrezzata e noi siamo prontissimi come sempre", ha dichiarato il titolare di una delle spiagge di Rimini. Anche la Fiera RiminiWelleness e la Superbike sul circuito di Misano Adriatico hanno aiutato la velocissima ripresa: la costa riminese, da Bellaria a Misano, è stata ripulita in tempi record dai detriti che erano giunti in mare.

Tantissima gente anche a Roma e dintorni con incassi superiori ai 52 milioni di euro per la ristorazione classica "con flussi di consumi nella Capitale, su tutto il litorale laziale da Fregene a Gaeta, ai Castelli, nella Tuscia e nella zona dei Laghi", ha fatto sapere con una nota Claudio Pica, presidente della Fiepet-Confesercenti di Roma e Lazio.

Oltre al giro turistico, molta gente ha privilegiato l'enoturismo e il cibo con prodotti freschi e a km0.

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