L'sms, la "domanda decaduta", i requisiti: la guida all'assegno unico per i figli

Diversi cittadini stanno ricevendo un sms da parte dell'Inps sull'assegno unico e universale. Cosa sta succedendo e tutte le novità del sussidio per chi ha figli

L'sms, la "domanda decaduta", i requisiti: la guida all'assegno unico per i figli
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Se le famiglie a rischio povertà sono diminuite in Italia (secondo le stime diffuse in questi giorni dall’Istat, relativamente al 2023) è anche grazie ai diversi bonus e alla loro distribuzione. Dai bonus energetici all’assegno unico per i figli. L’Inps ha recentemente comunicato che solo nei primi due mesi del 2024 sono stati erogati alle famiglie assegni per complessivi 3,3 miliardi di euro, che si aggiungono ai 17,4 miliardi del 2023 e ai 12,5 miliardi. del 2022. A febbraio 2024 hanno ricevuto l’Assegno unico e universale 5.928.886 nuclei familiari, per un totale di 9.412.599 figli.

Ma è opportuno chiarire - l’Istituto di previdenza lo ha fatto ieri - che “in queste ore diversi utenti stanno ricevendo un sms relativo allo stato di accoglimento della propria domanda di Assegno unico e universale (AUU)". Il messaggio riporta che la domanda è "decaduta". Ma dall'Inps precisano che "la comunicazione si riferisce all’annualità 2023 e riguarda le domande per le quali la richiesta di AUU non andava presentata in presenza di Reddito di cittadinanza. Pertanto, la comunicazione ricevuta non riguarda le domande di AUU presentate e accolte nelle annualità 2023 e 2024 per le quali non ci sono variazioni”.

A febbraio 2024 si registra un importo medio per richiedente di 277 euro (contro i 258 euro di dicembre 2023): esso risulta pari ad un valore di 153 euro nel caso di liquidazione relativa ad un solo figlio e cresce in modo molto consistente all’aumentare del numero di figli, raggiungendo la misura di 1.132 euro per i nuclei con 4 figli e di 1.919 euro per i nuclei con almeno 6 figli.

Ma chi può fare domanda per l’AUU? L’Assegno unico e universale per i figli a carico riguarda tutte le categorie di lavoratori:

  • dipendenti (sia pubblici che privati);

  • autonomi;

  • pensionati;

  • disoccupati;

  • inoccupati.

Al momento della presentazione della domanda e per tutta la durata del beneficio, è necessario che il richiedente sia in possesso congiuntamente dei requisiti di cittadinanza, residenza e soggiorno.

LE CONDIZIONI

L’Assegno unico e universale spetta alle famiglie in cui ricorrono le seguenti condizioni:

  • per ogni figlio minorenne a carico. Per i nuovi nati decorre dal settimo mese di gravidanza;

  • per ciascun figlio maggiorenne a carico, fino al compimento dei 21 anni, che:

    • frequenti un corso di formazione scolastica o professionale, o un corso di laurea;

    • svolga un tirocinio o un’attività lavorativa e possieda un reddito complessivo inferiore a 8mila euro annui;

    • sia registrato come disoccupato e in cerca di un lavoro presso i servizi pubblici per l’impiego;

    • svolga il servizio civile universale;

  • per ogni figlio con disabilità a carico, senza limiti di età.

COME FARE DOMANDA

La domanda può essere presentata:

  • da uno dei due genitori che esercitano la responsabilità genitoriale, a prescindere dalla convivenza con il figlio;

  • dal tutore del figlio o del genitore, nell’interesse esclusivo del tutelato;

  • dai figli, al compimento della maggiore età. Questi possono presentare la domanda in sostituzione di quella eventualmente già presentata dai genitori, richiedendo il pagamento diretto della quota di Assegno loro spettante.

Per le domande presentate dal 1° marzo al 30 giugno di ciascun anno, l’Assegno spetta con tutti gli arretrati a partire dal mese di marzo.

Per le domande presentate dopo il 30 giugno, l’Assegno:

  • decorre dal mese successivo a quello di presentazione;

  • è determinato sulla base dell’ISEE al momento della domanda.

COME FUNZIONA

Alle famiglie che al momento della domanda siano in possesso di ISEE valido, l’Assegno è corrisposto in base alla corrispondente fascia ISEE.

L’importo commisurato al valore dell’ISEE è corrisposto con decorrenza retroattiva con tutti gli arretrati, anche a coloro che al momento della presentazione della domanda non siano in possesso di ISEE, ma per i quali l’ISEE sia successivamente attestato entro il 30 giugno.

L’Assegno unico per i figli a carico, poiché è una misura “universale”, può essere richiesto anche in assenza di ISEE o con ISEE superiore alla soglia di 45.574,96 euro. In tal caso, saranno corrisposti gli importi minimi previsti dalla normativa.

Per la presentazione della DSU per ottenere ISEE, è possibile:

  • rivolgersi agli intermediari abilitati l’assistenza fiscale (CAF);

  • accedere al Portale unico ISEE sul sito INPS, utilizzando le credenziali d’accesso, e richiedere l’ISEE precompilato o non precompilato.

Per i percettori di Reddito di Cittadinanza fino a dicembre 2023, l’AUU

è stato corrisposto automaticamente dall'INPS, in relazione ai figli presenti nel nucleo familiare, senza necessità di presentazione della domanda, in sostituzione della quota di RdC riferibile ai figli (se più elevata).

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