Freddo in arrivo, ecco quando si può accendere il riscaldamento: le date per ogni zona climatica

L'autunno inizia a farsi sentire, con le temperature in rapido calo: il calendario della stagione 2025-2026

Freddo in arrivo, ecco quando si può accendere il riscaldamento: le date per ogni zona climatica
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L'autunno inizia a farsi sentire, e con le temperature in rapida diminuzione, stando a quanto previsto dai meteorologi, a breve si parlerà anche di avviare gli impianti di riscaldamento. C'è comunque da tener presente un aspetto in particolare: non tutti gli italiani potranno accendere i termosifoni nello stesso momento, e questo per effetto dell'applicazione del regolamento previsto nel decreto del presidente della Repubblica n. 74 del 16 aprile 2013.

Il Dpr si occupa proprio di regolamentare l'accensione e lo spegnimento degli impianti di riscaldamento in tutto lo Stivale a seconda della zona climatica in cui si vive, ponendosi l'obiettivo di limitare i consumi energetici. Il territorio nazionale infatti, contraddistinto da un clima molto vario, è stato convenzionalmente suddiviso in sei aree sulla base dei "Gradi/Giorno", unità di misura che indica il fabbisogno termico. Il Grado/Giorno corrisponde alla somma, estesa a tutti i giorni di un periodo annuale convenzionale di riscaldamento (15 ottobre-15 aprile), delle sole differenze positive quotidiane rilevate tra la temperatura dell'ambiente (fissata a 20°C) e la quella media esterna giornaliera.

Zone climatiche

Le sei zone sopra menzionate in cui è suddiviso il nostro Paese sono individuate con le lettere dalla A alla F, e si va dalle più calde fino ad arrivare alle

più fredde.

  • Zona A: comprende Lampedusa, Porto Empedocle e Linosa;
  • Zona B: include le province di Agrigento, Catania, Crotone, Messina, Palermo, Reggio Calabria, Siracusa e Trapani;
  • Zona C: riguarda Bari, Benevento, Brindisi, Cagliari, Caserta, Catanzaro, Cosenza, Imperia, Latina, Lecce, Napoli, Oristano, Ragusa, Salerno, Sassari e Taranto;
  • Zona D: comprende le province di Ascoli Piceno, Avellino, Caltanissetta, Chieti, Firenze, Foggia, Forlì, Genova, Grosseto, Isernia, La Spezia, Livorno, Lucca, Macerata, Massa Carrara, Matera, Nuoro, Pesaro, Pescara, Pisa, Pistoia, Prato, Roma, Savona, Siena, Teramo, Terni, Vibo Valentia, Viterbo;
  • Zona E: riguarda le province di Alessandria, Aosta, Arezzo, Asti, Bergamo, Biella, Bologna, Bolzano, Brescia, Campobasso, Como, Cremona, Enna, Ferrara, Frosinone, Gorizia, L’Aquila, Lecco, Lodi, Milano, Modena, Novara, Padova, Parma, Pavia, Perugia, Piacenza, Pordenone, Potenza, Ravenna, Reggio Emilia, Rieti, Rimini, Rovigo, Sondrio, Torino, Treviso, Trieste, Udine, Varese, Venezia, Verbania, Vercelli, Verona, Vicenza;
  • Zona F: accorpa le province di Belluno, Cuneo e Trento.

Accensione degli impianti

Facendo una dovuta premessa, ovvero che i Comuni sono autorizzati comunque a modificare in qualunque momento giorni e orari a seconda delle necessità, le date relative alla stagione 2025-2026 sono le seguenti:

  • Zona A: i termosifoni possono essere accesi a partire dal 1° dicembre, per un massimo di 6 ore giornaliere, e dovranno essere spenti entro il 15 marzo;
  • Zona B: riscaldamento al via dal 1° dicembre al 31 marzo per un massimo di 8 ore al giorno;
  • Zona C: il periodo di accensione è quello compreso tra 15 novembre e 31 marzo, con un massimo di 10 ore giornaliere;
  • Zona D: si va dal 1° novembre al 15 aprile, e i termosifoni potranno essere accesi al massimo per 12 ore al giorno;
  • Zona E: riscaldamento acceso dal 15 ottobre al 15 aprile, per un massimo di 14 ore giornaliere;
  • Zona F: nessuna limitazione di giorni e orari, a differenza delle altre zone.
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