Era stato ampiamente previsto: la Bce non ha ulteriormente abbassato il costo del denaro, dopo l’aggiustamento di meno 25 punti base deciso a giugno. L’appuntamento del 18 luglio era comunque un piccolo turning point, giusto per aspettare settembre, quando i più ottimisti si aspettano una nuova limatura dei tassi di interesse.
L’attesa è tutta rivolta a una possibile progressiva discesa dei tassi sui mutui immobiliari, che costituiscono l’impegno finanziario più diffuso per le famiglie italiane. "L’inversione di rotta fatta dalla Bce con il primo taglio di giugno è stata positiva, soprattutto in termini di segnale al mercato e ai consumatori - spiegano gli esperti di Facile.it - dati alla mano, però, il calo delle rate è stato limitato e guardando alle previsioni degli analisti, ci vorrà ancora un bel po' perché l’Euribor, indice di riferimento per i variabili, colmi la distanza con l’IRS, riferimento per i mutui a tasso fisso".
Il calo dei variabili non è ancora tale da incidere significativamente sull’offerta delle banche e i mutui a tasso fisso continuano ad essere nettamente più vantaggiosi: guardando alle migliori offerte disponibili online per un mutuo standard da 126.000 euro in 25 anni (LTV, Loan to value, al 70%: si indica il rapporto tra l’importo erogato dalla banca a titolo di finanziamento e il valore dell’immobile posto in garanzia e stabilito dalla banca stessa), i tassi fissi partono da un TAN pari al 2,81%, vale a dire una rata mensile di 585 euro. Per chi oggi è alle prese con l’acquisto della casa, i mutui a tasso fisso continuano ad essere più economici; considerando un finanziamento medio, i migliori TAN partono da 2,97%, mentre quelli variabili da 4,46%, con una differenza di circa 100 euro nella rata mensile.
Secondo i Futures sugli Euribor, nei prossimi dodici mesi le rate di un mutuo medio variabile potrebbero scendere di circa 60 euro.
Analizzando l’andamento dei Futures sugli Euribor (aggiornati alla settimana scorsa), il sito di comparazione Facile.it ha evidenziato come la rata di un mutuo variabile medio sottoscritto a inizio 2022, arrivata a 733 euro a luglio 2024, potrebbe scendere a 670 euro entro dodici mesi calando di circa 33 euro nel corso del secondo semestre dell’anno e di altri 30 euro entro giugno 2025. Un risparmio che finirebbe per aggiungersi a quello di 18/19 euro che è stato frutto - sempre secondo le simulazioni - del prima taglio dei tassi di giugno.
Indici ancora più vantaggiosi per i cosiddetti mutui green a tasso fisso (per immobili in classe A o B): in questo caso i tassi partono da un tasso TAN pari a 2,64% con una rata mensile di 574 euro.
Tassi fissi così bassi rappresentano un’opportunità anche per chi vuole provare a surrogare il finanziamento; i migliori tassi surroga partono da 2,97% pari ad una rata di 596 euro (che scende a 578 euro in caso di surroga green). Ipotizzando il mutuo medio variabile preso in esame, arrivato a luglio a 733 euro, un’operazione di surroga consentirebbe di abbassare la rata di 137 euro al mese.
Per quanto riguarda i migliori tassi variabili, invece, le offerte partono da un tasso (TAN) pari a 4,46%, con una rata mensile di 690 euro; valore in calo rispetto ai mesi precedenti ma, come detto, ancora più alto se paragonato ai fissi.
Come è variata la rata variabile di un mutuo medio da gennaio 2022 a luglio 2024?
Come potrebbe cambiare la rata variabile di un mutuo medio secondo le previsioni dei Futures sugli Euribor (aggiornati al 12 luglio 2024)?
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.