Neet: chi sono e quali incentivi spettano a chi li assume

Inseriti dal Governo nel decreto “primo maggio” alcuni incentivi per gli imprenditori che assumeranno giovani appartenenti a questa categoria, che non studiano e non lavorano

Neet: chi sono e quali incentivi spettano a chi li assume

Fra i vari punti contenuti nel Decreto lavoro approvato lo scorso 1° maggio dal Governo, si è pensato anche ai Neet (acronimo delle parole inglesi Not in Education, Employment or Training), i giovani tra i 15 e i 29 anni che non studiano e non lavorano. Dal 1° giugno al 31 dicembre 2023, i datori di lavoro che decideranno di assumerli riceveranno infatti un incentivo fino al 60% della retribuzione mensile, con validità 12 mesi. Vediamo in che cosa consiste la misura e quali sono le agevolazioni introdotte dall’esecutivo.

Neet: quanti sono in Italia

La questione legata ai Neet è in qualche modo connessa agli scarsi risultati di Garanzia giovani, programma promosso dall’Unione Europea e rivolto proprio a questa categoria, al fine di offrire un’offerta qualitativamente valida di lavoro, di tirocinio o di formazione entro quattro mesi dall’inizio della disoccupazione, o dall’uscita dal sistema di istruzione formale.

In Italia un giovane su cinque fra 15 e 29 anni non lavora e non studia. Abbiamo superato quota 3 milioni di persone, in pratica un giovane su quattro, nella fascia d’età fra i 15 e i 34 anni (il 25,1%). Se si confrontano i dati a livello europeo, considerando la fascia d’età fra i 15 e i 29 anni stabilita dalla Ue per identificare il fenomeno, l’Italia registra il più alto tasso di Neet (il 23,1%) contro una media del 13,1% per i 27 Paesi dell’Unione. Un tasso peraltro sostanzialmente invariato nell’ultimo decennio e decisamente lontano dall’obiettivo fissato da Bruxelles di portarlo al 9% entro il 2030.

In cosa consiste la misura

La misura del decreto Lavoro introduce in sintesi un’agevolazione per chi assume under 30 che non lavorano e non sono inseriti in corsi di studio o formazione, e che siano registrati al Programma operativo nazionale Iniziativa occupazione giovani, tramite il quale è stato attuato in Italia il piano europeo Garanzia giovani, destinato proprio ai Neet e concluso nel 2020.

Il contributo è riconosciuto per le assunzioni a tempo indeterminato, anche a scopo di somministrazione, e per l’apprendistato professionalizzante o di mestiere (apprendistato di secondo livello), esclusi i rapporti di lavoro domestico. L’incentivo sarà pari al 60% della retribuzione mensile lorda imponibile a fini previdenziali riconosciuta al giovane assunto e sarà valido per un anno. Per richiederlo, i datori di lavoro dovranno andare sul sito dell’INPS e inviare la domanda per via telematica.

I vantaggi per chi assume

L’agevolazione sarà percepita mediante conguaglio nelle denunce contributive mensili. Inoltre potrà essere cumulato con l’incentivo per assumere giovani under 36 previsto dalla legge di Bilancio per il 2023 e con altri esoneri o riduzioni delle aliquote già previste da altre disposizioni. In caso di cumulo, però, il Bonus Neet scenderà al 20% della retribuzione mensile lorda. Per la misura sono stati stanziati 80 milioni di euro per il 2023 e 51,8 milioni per il 2024. Le domande dei datori saranno considerate dall’INPS in base all’ordine di presentazione e fino a esaurimento delle risorse disponibili

Facendo riferiento ai dati ISTAT del 2022, la platea dei potenziali beneficiari del provvedimento è di oltre 1,6 milioni di giovani, il 19% della popolazione dai 15 ai 29 anni. Anche se la percentuale è in miglioramento, ci sono aree del Paese, come in particolare nel Mezzogiorno, dove i Neet raggiungono quasi il 30% dei giovani.

Stando alla relazione tecnica su cui si basa del provvedimento, nel 2023 la nuova misura potrebbe arrivare a produrre circa 70.000 nuove assunzioni di giovani under 30, delle quali il 56% (circa 39.000 individui) con un contratto stabile o di apprendistato professionalizzante, per una retribuzione media mensile (calcolata sul 2021) pari a 1.300 euro.

Aziende: come possono richiedere l’incentivo

La richiesta per la fruizione dell’incentivo viene trasmessa, come anticipato, attraverso apposita procedura telematica, all’INPS, che entro 5 giorni, sempre on line, comunica la disponibilità di risorse per poter accedere all’incentivo. In caso di esito positivo, a favore del richiedente scatta una riserva di somme pari all’ammontare previsto per l’agevolazione. Le somme vengono riconosciute in base all’ordine cronologico (utilizzando il meccanismo del click day) e in caso di fondi insufficienti la procedura si blocca (in questo caso le aziende che non riusciranno ad accedere alla misura dovranno attendere un rifinanziamento). Entro 14 giorni dovrà poi essere firmato il contratto incentivato, che andrà di nuovo comunicato all’INPS, pena la perdita dei fondi ottenuti.

Fra le novità di questo incentivo, la cumulabilità con l’esonero totale (triennale) per nuove assunzioni (trasformazioni di rapporti a termine comprese) a tempo indeterminato di under 36 effettuate dal 1° gennaio al 31 dicembre 2023, prorogato dall’ultima legge di Bilancio, ma anche con altri esoneri o riduzioni delle aliquote di finanziamento

previsti dalla normativa in vigore. In caso di cumulo con altra agevolazione, l’incentivo viene riconosciuto con il 20% della retribuzione lorda mensile imponibile ai fini previdenziali, per ciascun lavoratore Neet assunto.

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