Netflix, nuovi aumenti in vista: ecco quali Paesi saranno coinvolti per primi

Il colosso americano dello streaming ha intenzione di aumentare i costi per chi sceglie un determinato tipo di abbonamento: cosa si nasconde dietro questa mossa

Come trasferire un account Netflix
Come trasferire un account Netflix
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Se gli attori di Hollywood rimangono sempre sul piede di guerra ribadendo il proprio dissenso all'uso dell'intelligenza artificiale, le notizie non sono buone nemmeno per i milioni di abbonati alla piattaforma streaming più famosa del mondo, Netflix. La società americana, infatti, ha intenzione di aumentare i prezzi sui propri abbonamenti, ma soltanto per coloro che scelgono di non avere più interruzioni pubblicitarie.

Cosa può cambiare

La notizia è stata data dal Wall Street Journal: Netflix non vuole essere da meno rispetto a piattaforme come Disney+, Peacock e Paramount+ che hanno già ritoccato verso l'alto i costi per gli utenti che usufruiscono dei loro servizi. I primi mercati a essere colpiti saranno quelli canadesi e americani con l'Europa esclusa ma soltanto in un primo momento. Il modello senza pubblicità di Netflix attualmente costa agli abbonati 15,49 dollari al mese con 23,48 dollari se la password viene condivisa con un'altra persona: questi prezzi sono già più elevati rispetto agli otto dollari del 2019. Per il momento, però, non si conosce quale potrebbe essere l'entità degli aumenti né quando saranno effettivi.

I perché delle mosse di Netflix

Come detto, gran parte dei servizi di streaming hanno aumentato i prezzi come ha annunciato poche ore fa anche la Warner Bros. Ad esempio, Discovery+ salirebbe da 6,99 a 8,99 dollari al mese per gli abbonati che non scelgono la pubblicità. Il quotidiano economico americano teme, tuttavia, che questi aumenti possano causare non poche ostilità da parte dei consumatori perché già all'inizio dell'anno era stata eliminato il piano Basic (senza pubblicità) del costo 10 dollari oltre alla restrizione sulle password operata alcuni mesi prima. "Netflix è nel bel mezzo di una spinta per aumentare le sue entrate e i suoi abbonamenti dopo che hanno iniziato a diminuire alla fine della pandemia", spiegano gli esperti del settore.

Quella spinta però ha funzionato: nei tre mesi tra aprile e giugno il colosso ha registrato un nuovo boom di abbonamenti con un picco di 100mila nuovi utenti soltanto nelle 24 ore tra il 26 e 27 maggio.

Perché Netflix abbia intenzione di adeguare la sua offerta può essere spiegato in due modi: scoraggiando gli abbonati a spendere di più per eliminare la pubblicità perché, più viene vista, maggiori sono gli introiti e gli spazi che possono essere venduti agli inserzionisti. In secondo luogo, il danno provocato dallo sciopero degli attori ha provocato un rallentamento nella produzione di film e serie tv che va a discapito, ovviamente, di mancate entrate economiche.

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