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Casa, ecco come cambia il mercato delle compravendite

Il rapporto Nomisma: 3,1 milioni di nuclei familiari hanno intenzione di acquistare un immobile per abitarci nel prossimo anno

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L’abitazione di proprietà resta il sogno degli italiani, ma per molti questo desiderio è destinato a rimanere irrealizzato. Oltre 3 milioni di famiglie sarebbero contente di acquistare una casa, però la crisi economica e la conseguente perdita del potere d’acquisto da parte dei cittadini rende l’operazione molto difficile. Un’indagine condotta da Nomisma proprio sui nuclei familiari e presentata nel corso dell’evento di presentazione del sedicesimo rapporto sulla “Finanza per l’Abitare”, ha confermato che oltre la metà delle persone che vivono in affitto continuerà a pagare il canone perché impossibilitato a compare un’abitazione.

I dati

Per l’esattezza sono 3,1 milioni i nuclei familiari che avrebbero l’intenzione di acquistare un immobile per abitarci nel prossimo anno. In parallelo, sui termini della locazione si è registrato un leggero calo dei contratti, dopo la risaluta del 2022. Come riporta il quotidiano economico Il Sole 24 Ore, la quota di famiglie in affitto per un periodo superiore ai sei mesi è passata in dodici mesi dal 5,6% al 5%. Ma qual è il motivo per cui si continua a preferire la locazione? Nomisma ha fatto sapere che per il 56% delle famiglie italiane l’affitto di casa è l’unica strada percorribile, poiché non hanno risorse economiche sufficienti nemmeno per richiedere un mutuo. Solo il 13% degli intervistati ha dichiarato di considerare poco conveniente avere una casa di proprietà.

Gli effetti della crisi economica

L’indagine ha rivelato come le famiglie in Italia siano sempre di più in difficoltà. Il 34,8% degli inquilini sono preoccupati perché ritengono sempre più pesante pagare il canone di locazione. Nel 2022 questo timore veniva avvertito in maniera minore (-3%). È scattato l’allarme anche per il versamento delle singole rate. Il 27,8% delle persone intervistate a campione temono di non poterle più pagare nei prossimi dodici mesi. In definitiva siamo di fronte a un calo evidente della domanda d’acquisto e una diminuzione del 14,6% delle compravendite di immobili.

I finanziamenti

Nonostante il quadro molto negativo, però, gli italiani sono ancora fiduciosi. Il 42,7% dei cittadini intenzionati a comprare casa ricorrerebbe senza problemi ai finanziamenti per coronare il proprio sogno. Il 35,2%, invece, si getterebbe sul credito, mentre sono sempre di meno le persone che si rivolgerebbero alle banche.

Nonostante nel 2023 il clima di fiducia delle famiglie italiane abbia recepito i segnali positivi provenienti dall'aumento della produzione industriale e dagli interventi di sostegno varati dal governo, la capacità reddituale delle famiglie, quindi, lascia intravedere alcuni campanelli dall'allarme, con quasi la metà dei nuclei che dichiara che le disponibilità economiche sono appena sufficienti a far fronte alle spese primarie.

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