Occhio alla data del primo novembre: arrivano i rincari per la patente

A partire dall'1 novembre per ottenere la patente B sarà necessario sborsare una cifra maggiore. Ecco cosa c'è da sapere

Occhio alla data del primo novembre: arrivano i rincari per la patente
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La data del prossimo 1 novembre porterà delle novità per quanto concerne il conseguimento della patente B, necessaria per guidare autoveicoli, furgoni e camper. Bisognerà infatti pagare una cifra maggiore per ottenere il documento. A seguito della modifica del sistema della retribuzione degli esaminatori (10 ottobre 2025), le tariffe hanno infatti subìto un aumento che diventerà effettivo a partire dall'inizio del prossimo mese. Questo perché, secondo le nuove direttive del ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, è previsto un compenso ad ogni sessione d'esame.

Da novembre, dunque, la cifra salirà a 275 euro a trasferta. Entrando nello specifico, 100 euro serviranno per le spese, mentre 175 euro andranno a costituire l'indennità per il lavoro extra. Dal momento che si tratta di spese sostenute dalle autoscuole, il tutto si tradurrà in un rincaro di circa 40 euro per ogni candidato che attende di conseguire la patente B. In totale, dunque, si prevede un aumento che oscilla fra i 10 e i 15 euro.

Le novità non finiscono qui. A salire sarà anche il numero minimo di ore di guida necessarie per poter affrontare l'esame di pratica. Da sei ore, svolte anche in autostrada, di notte, e in percorsi extraurbani, si passerà a otto. Tutto questo rientra sempre nelle modifiche applicate al Codice della Strada. Le autoscuole avevano proposto un pacchetto di dodici ore, che sono poi diventate otto. Le più recenti tariffe danno ogni lezione a un costo di circa 40-60 euro.

Sulla vicenda è intervenuto anche Alfredo Boenzi, segretario nazionale delle autoscuole Unasca. A suo dire, l'aumento delle ore di lezione di guida non dovrebbe incidere troppo sui costi, anche perché molti degli allievi superano le sei ore già da tempo, scegliendo di effettuare altre ore aggiuntive. Si va dunque a rendere effettivo qualcosa che è già in essere, e la speranza è quella di migliorare ancora di più la formazione dei futuri conducenti.

Paolo Colangelo, presidente della Confarca, è invece di parere contrario. Per Colangelo otto ore non sono assolutamente sufficienti, e insiste sulle dodici.

A partire dal nuovo anno, inoltre, dovrebbero arrivare anche degli aumenti sulle cifre da versare alla Motorizzazione.

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