
Attenzione a dove si decide di lasciare la propria bici. Il mezzo a due ruote non è certo d'ingombro come un'auto, o una moto, tuttavia non è possibile posteggiarla ovunque, legandola a un lampione oppure a un cancello. Anche in questo caso, bisogna considerare il luogo in cui decidiamo di sistemarla.
A fare chiarezza sulla questione è il Consiglio di Stato, che di recente si è pronunciato su un caso avvenuto a Cagliari. Era infatti stato fatto ricorso contro un regolamento applicato dal Comune di Cagliari, ma il Consiglio di Stato ha ritenuto legittimo il provvedimento dell'amministrazione comunale: è possibile, dunque, multare chi lascia la bicicletta senza criterio, legandola dove capita, sia un lampione della luce, un palo della segnaletica, un cestino dei rifiuti o quant'altro. Per il Comune di Cagliari è sanzionabile chi lega la bicicletta a "infrastrutture pubbliche non destinate allo scopo", ed è prevista una multa che va da 75 a 800 euro, dipende dal luogo in cui è avvenuta la trasgressione.
Di per sé, multare i trasgressori non è cosa facile, perché le bici non hanno targa, dunque non è facile identificare i possessori. L'amministrazione comunale, tuttavia, può agire disponendo la rimozione del mezzo mediante carro attrezzi, con regolare rilascio di comunicato. Il proprietario, tornato al luogo del posteggio, troverà dunque la comunicazione e dovrà andare a recuperare il proprio bene, che sarà restituito dopo il pagamento della multa. Il cittadino, tuttavia, può non presentarsi a ritirare il mezzo, e in questo caso il Comune avrà investito tempo e denaro per niente.
Il Consiglio di Stato, in ogni caso, si è espresso a favore del Comune, confermando la decisione del Tar in Sardegna. La Federazione Italiana Ambiente e Bicicletta (FIAB) aveva presentato ricorso contro il Comune, ma in ambo i casi c'è stato il respingimento. Attualmente non tutte le città si muovono in maniera uniforme: ci sono località in cui vigono leggi più severe rispetto ad altre. Cagliari, come Firenze e Novara, adotta sanzioni e divieti. A Milano, invece, le bici possono essere lasciate solo nelle zone dedicate, oppure a lato strada. Nel presentare ricorso, la FIAB aveva definito illegittimo il regolamento del Comune di Cagliari, dal momento che nel Codice della Strada non figura un simile divieto, che invece viola il principio di uguaglianza (nessun divieto per monopattini e segway).
Il Consiglio di Stato ha ritenuto infondate le argomentazioni presentate dalla FIAB, in quanto Cagliari starebbe cercando di
regolamentare l'uso corretto delle infrastrutture, e garantire il decoro urbano. Non verrebbe meno neppure il principio di uguaglianza, poiché i segway e i monopattini non possono essere paragonati alle biciclette.