Pensione, anche le casalinghe possono ricevere l'assegno: ecco come

Ritiro dal lavoro senza aver versato contributi o avendolo fatto in minima parte? Si può fare. Ecco in che modo

Pensione, anche le casalinghe possono ricevere l'assegno: ecco come
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Nonostante che raggiungere la pensione appaia sempre più come una Chimera per i contribuenti, visto l'innalzamento dell'età prevista per accedervi e le maggiori difficoltà, rispetto al passato, di trovare un lavoro stabile, c'è ancora qualche possibilità di ottenerla anche per coloro i quali non sono riusciti a maturare i giusti contributi. Ma come è possibile pensionarsi senza aver versato contributi o avendolo fatto in minima parte?

Come noto, per potersi pensionare in Italia bisogna raggiungere i 67 anni di età anagrafica e i 20 di contributi previdenziali, ma anche i cittadini che non hanno mai lavorato o hanno messo da parte pochi contributi possono ambire a ottenere un contributo previdenziale.

Pensione per casalinghe

La prima possibilità è rappresentata dalla cosiddetta "pensione per casalinghe", destinata a fornire un contributo previdenziale anche a chi non ha mai lavorato. Per poter accedere a questa misura messa a disposizione dall'Inps, è necessario iscriversi al "Fondo casalinghe", destinato, per l'appunto, a casalinghe, a caregiver familiari o a chiunque assista membri del proprio nucleo familiare in difficoltà, sempre che non riceva già una pensione o non svolga un lavoro retribuito. Possono, comunque, accedervi anche contribuenti che abbiano svolto impieghi part-time senza, tuttavia, incamerare i giusti contributi per arrivare alla pensione minima. L'istanza per accedere al fondo va inoltrata al portale dell'Istituto nazionale di previdenza sociale.

Una volta iscritto al fondo, il contribuente deve provvedere a effettuare dei versamenti volontari, per un minimo di 26 euro al mese, il che significa 312 euro l'anno: ovviamente maggiore è la cifra depositata mensilmente e più alto sarà il contributo erogato dall'Inps. Facendo un calcolo rapido, ad esempio, versando 26 euro al mese per 35 anni è possibile pensare di poter arrivare a una pensione di circa mille euro al mese.

Assegno sociale

La seconda possibilità è quella dell'assegno sociale, per ottenere il quale, a differenza dell'opzione rappresentata dalla pensione per casalinghe, non necessita di versamenti volontari: tale misura viene erogata esclusivamente a cittadini che vivono in condizioni di grandi difficoltà economiche e al di sotto delle previste soglie di reddito annuali.

I requisiti richiesti al contribuente che voglia accedere a tale misura sono: il raggiungimento dei 67 anni di età anagrafica, la cittadinanza italiana o quella di un Paese dell’Unione europea, l'iscrizione all'anagrafe comunale, oppure risultare un cittadino extracomunitario con permesso di soggiorno di lungo periodo, risiedere continuativamente in Italia da almeno 10 anni, e dimostrare di essere in stato di necessità economica, da determinare con un reddito inferiore alla soglia determinata ogni anno.

A seconda della propria condizione,

l'assegno sociale si percepisce pienamente per chi ha zero reddito e non sia coniugato, in modo ridotto (435 euro) per i coniugati con reddito inferiore a 13.894 euro e per i non coniugati con reddito inferiore a 6.947 euro.

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