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Lavori usuranti, la pensione è anticipata: come e quando fare domanda all'Inps

Per ottenere l'assegno chi è impegnato in attività lavorative particolarmente faticose e pesanti deve presentare la domanda di riconoscimento. Ecco come procedere

Lavori usuranti, la pensione è anticipata: come e quando fare domanda all'Inps
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È fissato al primo maggio 2023 il termine entro il quale i lavoratori impegnati in attività particolarmente faticose e pesanti che intendano andare in pensione dal 2024 devono presentare domanda all’INPS. A comunicarlo lo stesso ente previdenziale, che ha reso noti requisiti e modalità di presentazione dell’istanza in una comunicazione dello scorso marzo. Si tratta della pensione anticipata per i lavoratori dipendenti privati, del pubblico impiego e autonomi, che svolgano mansioni classificate come usuranti e faticose: chi svolge questi lavori ha diritto a uscire con la quota 97,6, purché presenti determinate caratteristiche. Vediamo chi ha diritto a presentare la domanda e come procedere.

Categorie e requisiti

Per accedere alla pensione nel 2024, le lavoratrici e i lavoratori impegnati in mansioni particolarmente usuranti, come addetti alla cosiddetta linea catena e i conducenti di veicoli adibiti a servizio pubblico di trasporto collettivo, devono raggiungere i seguenti requisiti:

un’anzianità contributiva di almeno 35 anni (utile per il diritto alla pensione di anzianità) ed età minima pari a 61 anni e 7 mesi se dipendenti (fermo restando il raggiungimento di quota 97,6), pari a 62 anni e 7 mesi se autonomi (fermo restando il raggiungimento di quota 98,6). Caratteristiche analoghe sono richieste anche alle lavoratrici e ai lavoratori notturni a turni, occupati per un numero di giorni lavorativi pari o superiori a 78 all’anno o per l’intero anno.

Differenti i requisiti in caso di un totale di giornate inferiore:

da 72 a 77 giornate all’anno: 35 anni di anzianità contributiva ed età minima di 62 anni e 7 mesi per i dipendenti (fermo restando il raggiungimento di quota 98,6), per gli autonomi 63 anni e 7 mesi (fermo restando il raggiungimento di quota 99,6);

da 64 a 71 giornate all’anno: 35 anni di anzianità contributiva ed età minima pari a 63 anni e 7 mesi per i dipendenti (fermo restando il raggiungimento di quota 99,6), per gli autonomi 64 anni e 7 mesi (fermo restando il raggiungimento di quota 100,6).

La scadenza di inizio maggio deve essere presa in considerazione dai lavoratori che nel 2024 matureranno questi requisiti per la pensione. I requisiti rimarranno bloccati fino a tutto il 2026.

L’eventuale dimenticanza dell’istanza posticipa la decorrenza del trattamento pensionistico di un mese, se il ritardo è di un mese; per ritardi da uno a tre mesi, la decorrenza viene posticipata di due mesi; dai tre mesi in su il differimento è invece di tre mesi. Per i dipendenti della scuola e dell’Afam (Alta formazione artistica e musicale) non si applica il differimento mensile ma annuale. Quindi, anziché scattare al primo settembre (per la scuola) e il primo novembre (per Afam) dell’anno in cui maturino i requisiti, la decorrenza della pensione subisce addirittura un ritardo di un anno (quello successivo alla maturazione dei requisiti), alle rispettive date.

Come presentare la domanda

La domanda per il riconoscimento dei lavori usuranti che permettono di accedere alla pensione con requisiti agevolati deve essere presentata all’INPS in via telematica insieme al modulo AP45 e alla documentazione indicata per ogni attività svolta. Per questo bisogna fare riferimento alla tabella A allegata al decreto del 20 settembre 2017, del Ministro del Lavoro e delle Politiche sociali, di concerto con il Ministro dell’Economia e delle Finanze.

Nell’eventualità che la documentazione non attesti in maniera chiara lo svolgimento del lavoro faticoso e pesante, è possibile fornire ulteriori elementi utili a titolo di prova, che devono però risalire all’epoca in cui sono state svolte le attività.

Con l’istanza, i lavoratori ottengono dall’INPS la certificazione dei requisiti grazie alla quale potranno presentare una seconda domanda, quella vera e propria di pensione. La seconda istanza andrà inoltrata, sempre all’ INPS, il prossimo anno, al momento della maturazione delle quote (quindi nel 2024), sulla base della prima data utile di pensionamento comunicata dall’Istituto previdenziale all’atto della prima domanda. Per la scuola, la seconda domanda può essere inoltrata se si presenta anche la domanda di cessazione dal servizio: normalmente, questa istanza ha scadenza fissata al 28 febbraio di ogni anno, in vista del pensionamento decorrente dal primo settembre successivo.

Cosa succede dopo

Una volta presentata la domanda per il riconoscimento dei lavori usuranti, i possibili esiti sono tre: accoglimento (con indicazione della prima decorrenza utile del trattamento pensionistico), accertamento del possesso dei requisiti relativi allo svolgimento delle lavorazioni particolarmente faticose e pesanti (con differimento della decorrenza del trattamento pensionistico), scarto in caso di mancato possesso dei requisiti relativi allo svolgimento delle lavorazioni particolarmente faticose e pesanti. Ricordiamo che in ogni caso le lavoratrici e i lavoratori che richiedono il riconoscimento delle attività usuranti svolte devono presentare poi la domanda di pensionamento per poter usufruire del trattamento. In tale occasione sarà possibile anche presentare eventuale documentazione integrativa a quella già prodotta.

Tutti i dettagli sono comunque reperibili nel testo integrale del messaggio INPS numero 110 del 21 marzo 2023.

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