Pensioni, occhio alla scadenza: si rischia la revoca

La data del 15 settembre è la scadenza fissata per aggiornare la propria condizione reddituale e continuare a percepire l'assegno

Pensioni, occhio alla scadenza: si rischia la revoca
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C'è una data importante che numerosi percettori di pensioni Inps devono segnare sul proprio calendario, ed è quella del 15 settembre: si tratta di una scadenza che può risultare determinante per continuare a percepire l'assegno.

L'Inps ha dato comunicazione ai diretti interessati tramite il cedolino della pensione di agosto 2024, anticipando che ci sarebbe stato un ulteriore mese di tempo per mettersi in regola ed evitare il rischio revoca. Come detto, è stato lo stesso Istituto nazionale di previdenza sociale a spiegare ai cittadini come agire non oltre il termine indicato: il 15 settembre è la data ultima entro la quale inoltrare all'Ente gli aggiornamenti relativi alla propria condizione reddituale, e nel caso in cui non si dovessero rispettare i tempi previsti l'erogazione dell'assegno verrebbe sospesa.

Ricevere il modello Red aggiornato è infatti fondamentale per l'Inps per verificare la posizione dei pensionati e determinare il computo delle somme loro spettanti quando queste si basano sui redditi della famiglia dichiarati. Ma quali sono i pensionati che devono fare particolare attenzione alla scadenza in esame? Chi non ha presentato il modello Red come previsto entro il 28 febbraio ha subito una trattenuta del 10% sull'importo delle pensioni nei mesi di agosto e settembre e deve ore presentare domanda di ricostituzione reddituale entro il prossimo 15 settembre.

Come anticipato non è una data che deve allarmare tutti i percettori, ma solo coloro i quali sono tenuti a comunicare all'Istituto nazionale di previdenza sociale la dichiarazione dei redditi: tale obbligo non riguarda invece chi effettua la procedure presso l'Agenzia delle entrate.

Risulta, ad esempio, una comunicazione necessaria da inviare per coloro i quali hanno altri redditi derivanti ad esempio dalla proprietà di seconde abitazioni o di case concesse in locazione.

La comunicazione della condizione reddituale va inoltrata tramite il modello più appropriato a seconda della propria categoria di riferimento:

  • i contribuenti che ricevono pensioni integrate al minimo o collegate ai redditi devono presentare all’Inps il modello Red;
  • i pensionati con prestazioni pensionistiche per invalidità civile devono compilare il modello Iclav;
  • per i percettori di assegni o pensioni sociali c'è invece obbligo di presentazione del modello Acc.As/Ps, specie in caso di soggiorno all’estero o ricoveri;
  • chi riceve l'indennità di accompagnamento ha invece a propria disposizione il modello Icric.
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