Ponte del 2 giugno da tutto esaurito: ma i rincari sfiorano il 9,2%

Il giro d’affari ammonta a 6 miliardi. Saranno quasi 15 milioni gli italiani che andranno in vacanza, ma i rincari sono sempre più alti

Ponte del 2 giugno da tutto esaurito: ma i rincari sfiorano il 9,2%
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Il meteo instabile non ha fermato gli italiani. Sono 14,9 milioni i cittadini che hanno scelto di approfittare del weekend lungo per trascorrere qualche giorno fuori casa. Il giro d’affari, secondo le stime dell’Osservatorio Turismo Confcommercio, supera i 6 miliardi di euro, una cifra coerente rispetto ai ponti trascorsi, ma il caro prezzi si fa comunque sentire.

I dati

La ricerca afferma che il 67% degli italiani starà fuori casa una o al massimo due notti. Le mete scelte saranno per un cittadino su due fuori dalla regione di residenza, solo un viaggiatore su dieci uscirà dall’Italia per il ponte. In quanto alle località, il 36% degli intervistati ha optato per il mare. Città d’arte e borghi totalizzano il 27% e, infine, la montagna viene scelta dal 14% degli intervistati.

La spesa

Anche i dati Codacons confermano un flusso importante di spostamenti per il weekend del 2 giugno. Si riscontrano però delle riduzioni per quanto riguarda i giorni di villeggiatura. Chi resta in Italia spende circa 425 euro. Nel 2022, durante lo stesso periodo, i cittadini hanno trascorso in media 3,9 notti di vacanza, spendendo 389 euro pro-capite. Gli aumenti riguardano anche gli alloggi, la ristorazione e i divertimenti. In particolare l’incremento dei prezzi è del 9,2%, con un aggravio pari a +36 euro pro-capite. Anche chi andrà all’estero spenderà in media 917 euro, l’aumento rispetto allo scorso anno è del 7,1%. A questo proposito Massimiliano Dona, presidente dell'Unione Nazionale Consumatori afferma: "Rialzi molto preoccupanti in previsione delle prossime ferie estive. In un solo mese gli alberghi sono rincarati del 5,8%, andare in piscina, palestra o in uno stabilimento balneare costa già il 9,8% in più rispetto ad aprile, il record per quanto riguarda gli aumenti congiunturali.

Un pessimo segnale in vista delle vacanze estive

Anche gli ultimi dati Istat risultano abbastanza critici per le tariffe di alberghi e motel che rispetto al 2022 sono aumentate del 15,2%, i villaggi vacanza dell'8,2%, ristoranti e bar del 5,7%.

Il prezzo dei voli nazionali è cresciuto del 43,2%. Carlo Rienzi, presidente Codacons, commenta: “Un pessimo segnale in vista delle vacanze estive, che rischiano di essere ricordate come le più costose di sempre.”

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