Dentista, dalla pulizia alla devitalizzazione. Ecco come variano i prezzi

Le spese odontoiatriche possono variare significativamente in base a diversi fattori. Conoscere tali costi, insieme con l'opzione di un'assicurazione dentale, può aiutare a mantenere una salute orale ottimale, senza oneri finanziari "stellari"

Dentista, dalla pulizia alla devitalizzazione. Ecco come variano i prezzi

La cura dentale è un aspetto fondamentale della salute generale, anche se spesso il costo associato alle prestazioni odontoiatriche può essere un deterrente per molte persone. Ma quali sono i costi delle prestazioni odontoiatriche comuni? Quanto possono arrivare a costare, ad esempio, una pulizia dentale, uno sbiancamento dei denti, un'otturazione, la devitalizzazione e le protesi dentarie? Vediamo.

Quanto costa una pulizia dentale

Iniziamo con una procedura di routine come la pulizia dentale. I costi possono variare in base alla località geografica, all'esperienza del dentista e alle attrezzature utilizzate. In genere, i prezzi partono da circa 70 a 120 euro. Alcuni dentisti offrono inoltre pacchetti che includono anche controlli periodici, aiutando a contenere i costi nel lungo termine.

Sbiancamento denti: variabilità dei costi e opzioni disponibili

Lo sbiancamento dei denti è una procedura estetica popolare. I costi possono variare notevolmente in base al metodo utilizzato. Sbiancamenti in studio effettuati dal dentista possono costare tra i 100 e i 500 euro (se si abbinano, ad esempio, trattamento con mascherina e trattamento con led). È bene considerare che i risultati e la durata del trattamento possono variare a seconda della tecnica utilizzata.

Otturazioni dentali: fattori che influenzano il costo

Le otturazioni dentali sono piuttosto comuni nel trattamento delle carie. Il loro costo dipende dal materiale utilizzato per l'otturazione. Le otturazioni in amalgama (color argento) possono costare tra i 50 e i 150 euro, mentre quelle in composito (bianco) possono variare da 70 a 200. La posizione del dente e le dimensioni della cavità influenzano anch'esse il costo complessivo.

Devitalizzazione: analisi dei costi e considerazioni

La devitalizzazione è un intervento decisamente più complesso e costoso. I prezzi possono variare tra i 100 e i 350 euro a dente, dipende soprattutto da che tipo di dente bisogna devitalizzare. Un molare costerà di più rispetto a un incisivo. Il prezzo dipende anche dalla gravità dell'infezione e dallo studio cui ci si rivolge, oltre che dal numero di radici da trattare. Il tipo di corona utilizzata dopo la devitalizzazione può influire ulteriormente sui costi.

Protesi dentarie: differenze nei costi tra opzioni fisse e rimovibili

Le protesi dentarie sono un'opzione per chi ha perso uno o più denti. I costi variano in base al tipo di protesi: le protesi fisse, come i ponti dentali, possono costare tra i 500 e i 3.000 euro per dente, mentre le protesi rimovibili possono avere un prezzo compreso tra i 300 e i 1.500 euro.

Implantologia: costi e motivazioni

L'implantologia dentale rappresenta un investimento significativo: è un procedimento che si compone di diverse fasi, ciascuna con dei costi associati. L’importo medio di un impianto dentale con corona può variare da 1.200 a 3.000 euro per un singolo dente, e da 4.000 a 30.000 euro per un'intera arcata. Nello specifico, l'installazione di un impianto richiede un'autentica procedura chirurgica, poiché comporta la sostituzione di uno o più denti mancanti con radici in titanio ancorate all'osso, che fungono da supporto per una protesi.

Tra gli elementi che influenzano il costo degli impianti dentali, vi sono poi visite ed esami specialistici, condotti sia prima che dopo l'operazione. Prima dell'intervento, è necessario eseguire controlli per determinare il numero di viti e corone necessarie e per valutare la capacità dell'osso di supportare l'impianto, mentre dopo l'operazione, vengono effettuate valutazioni per monitorare lo stato dell'impianto. Anche il tipo di materiale utilizzato per la protesi influisce notevolmente sui costi complessivi. Le protesi in ceramica, ad esempio, sono più care rispetto a quelle in resina o composito. La scelta di utilizzare impianti dentali di marche rinomate per l'affidabilità a livello internazionale, può anch'essa contribuire a far lievitare il prezzo dell'operazione.

Assicurazione dentistica: a cosa fare attenzione

Un'assicurazione dentale può aiutare a coprire i costi delle prestazioni odontoiatriche. Le polizze variano notevolmente, ma spesso coprono parzialmente o completamente le spese per la pulizia, le otturazioni, la devitalizzazione e le protesi. È essenziale esaminare attentamente i dettagli della polizza, per comprendere quali trattamenti sono coperti e quali sono le eventuali franchigie o limiti di copertura.

I prezzi delle assicurazioni di questo tipo possono variare, da circa 150 a oltre 1.000 euro l'anno, a seconda se la polizza è per un individuo o per una famiglia, del livello di copertura offerto, di clausole come franchigia o massimale di spesa, della possibilità di coprire spese dentistiche anche all'estero. Molte assicurazioni dentali, soprattutto quelle più convenienti, prevedono una franchigia (spesa a carico dell'assicurato) e un massimale (importo massimo coperto in un anno solare). Questo massimale di solito si aggira tra i 1.000 e i 2.000 euro e il rimborso avviene in genere entro i successivi 6-18 mesi, nel caso di assicurazioni a rimborso indiretto.

Tra le informazioni cui prestare particolare attenzione, troviamo quindi:

- costo e copertura offerta: è importante comprendere quali interventi e cure di routine sono inclusi nella polizza e quali sono le esclusioni. È preferibile evitare polizze con coperture minime, poiché ci si potrebbe ritrovare scoperti in caso di necessità di trattamenti complessi o interventi importanti;

- tempistiche di rimborso: sapere in anticipo quanti mesi saranno necessari per ottenere il rimborso è importante, specialmente se la polizza opera tramite rimborso indiretto.

Cure dentistiche gratuite, chi ne ha diritto

Il Servizio Sanitario Nazionale fornisce assistenza per determinate prestazioni ortodontiche nei seguenti casi:

- programmi di tutela della salute odontoiatrica nell'età evolutiva (0-14 anni): i controlli effettuati durante lo sviluppo dei bambini sono gratuiti, per prevenire malocclusioni e altre patologie. Bambini e ragazzi possono sottoporsi a visite odontoiatriche, esami radiologici, estrazioni, ablazioni del tartaro, interventi chirurgici e trattamenti ortodontici.

- categorie di soggetti in condizioni di particolare vulnerabilità: questa vulnerabilità sanitaria riguarda pazienti che potrebbero rischiare complicazioni letali a causa di problemi odontoiatrici. Tra di essi rientrano pazienti in attesa di trapianto e post-trapianto (escluso quello di cornea), con immunodeficienza grave, cardiopatie congenite cianogene, patologie oncologiche ed ematologiche in età evolutiva e adulta in trattamento con radioterapia o chemioterapia, o comunque a rischio di severe complicanze infettive, e pazienti con emofilia grave o altre gravi patologie dell'emocoagulazione congenite.

C’è inoltre una categoria di vulnerabilità sociale che considera le condizioni economiche di coloro che non possono sostenere i costi delle cure odontoiatriche presso gli studi privati. Per queste persone, le amministrazioni locali sono incaricate di promuovere iniziative per agevolare l'accesso alle prestazioni ortodontiche.

Infine, è possibile ricevere prestazioni gratuite, o al più con eventuali pagamenti di ticket sanitari, quando controlli e trattamenti sono finalizzati alla diagnosi di neoplasie del cavo orale, o in situazioni di emergenza per salvaguardare la salute del paziente, come nel caso di emorragie o gravi infiammazioni.

Cosa e quanto si può detrarre

Per coloro che non rientrano nelle categorie menzionate e devono rivolgersi a un dentista privato, è possibile recuperare almeno una parte delle spese sostenute. Come per tutte le spese mediche, i costi dentali possono essere detratti al 19%, ma solo per la parte che supera la franchigia di 129,11 euro. La detrazione è applicabile alla spesa che eccede l'importo dedotto dall'Irpef dovuto dal familiare affetto dalla patologia, nel limite massimo di 6.197,48 euro l'anno.

Non tutti i costi dentali sono però detraibili, poiché l'agevolazione riguarda solo le spese di natura sanitaria.

I trattamenti estetici, come lo sbiancamento dei denti, sono esclusi da questa detrazione. Al contrario, rientrano tra le spese detraibili al 19% anche quelle per l'acquisto o l'affitto di dispositivi medici, come apparecchi per i denti e protesi dentarie.

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