
Sembrava un capitolo chiuso, e invece si è riaperto in una forma nuova e più sofisticata. Negli ultimi mesi, alcune emittenti hanno fatto capolino sugli schermi delle smart TV italiane, senza passare per i canali ufficiali di autorizzazione. Nessuna concessione, nessuna gara pubblica: hanno semplicemente occupato spazi rimasti vuoti nella numerazione dei telecomandi, sfruttando un varco tecnologico che oggi sta mettendo in discussione l’intero equilibrio del sistema televisivo.
Le specifiche tecniche
La porta d’ingresso è quella dell’HbbTV, la tecnologia ibrida che consente alle smart TV di ricevere contenuti sia dal segnale terrestre tradizionale, sia attraverso Internet. Ed è proprio quest’ultimo flusso ad aver permesso a una serie di soggetti di trasmettere contenuti e posizionarsi su numeri disponibili nel telecomando, approfittando di un vuoto normativo e tecnico. Non si tratta di canali centrali né facilmente accessibili, ma abbastanza visibili da raggiungere un pubblico e attrarre così investimenti pubblicitari.
La mossa dell’AgCom
Il problema non è più solo tecnico, ma economico. Perché mentre gli editori storici si muovono all’interno di un sistema regolato, fatto di concessioni, obblighi e costi, questi nuovi attori riescono a inserirsi nel mercato a costi minimi, eludendo controlli e beneficiando di un’esposizione inaspettata. A fine 2024, l’AgCom ha cominciato a registrare numeri significativi: un flusso costante di operatori “irregolari”, tanto da parlare, in documenti interni, di una vera e propria “massa critica”. Di fronte al rischio di un mercato sempre più squilibrato, l’Autorità ha optato per una strategia prudente. Nessun oscuramento né provvedimenti drastici, almeno per ora. Piuttosto, ha avviato una consultazione pubblica per definire nuove linee guida sull’uso della tecnologia HbbTV, in linea con il Regolamento 295 del 2023 che già disciplina i servizi audiovisivi via web. L’obiettivo è offrire ai nuovi entranti un percorso chiaro per regolarizzarsi, senza compromettere il pluralismo ma neanche il rispetto delle regole del gioco.
Lo spazio delle emittenti alternative
Nel frattempo le emittenti alternative guadagnano spazio, pubblico e inserzionisti.
E in un mercato già fragile, dove gli equilibri economici sono messi alla prova da anni di trasformazioni digitali, ogni nuovo soggetto che si affaccia senza regole rischia di aggravare la pressione su chi rispetta i vincoli del sistema. Il telecomando si trasforma così in terreno di conquista.