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Telemarketing illecito, in arrivo lo "scudo" anti furbetti

È in arrivo una nuova stretta al telemarketing illegale: quali sono le novità previste e il ruolo di AgCom e Garante per la Privacy

Telemarketing illecito, in arrivo lo "scudo" anti furbetti

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Contro il telemarketing aggressivo scendono in campo, contemporaneamente, sia l'AgCom (Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni) che il Garante della Privacy. In realtà è più corretto dire che le due autorità si sono già mosse, mesi e anni fa, per contrastare ciò in cui non è riuscito a fare più di tanto il Registro Pubblico delle Opposizioni (Rpo) il cui obiettivo è quello di impedire qualsiasi telefonata molesta da call center non autorizzati. La maggior parte, se non tutti, quelli illeciti hanno ignorato queste restrizioni ma adesso si troveranno di fronte codici di condotta molto più restrittivi dal Garante, un vero e proprio "scudo" per difendere i poveri consumatori vessati quotidianamente.

Pronto un nuovo decreto

Secondo alcune indiscrezioni, entro la fine del mese dovrebbe entrare in vigore un nuovo decreto legge per multare fino a un milione di euro i furbetti del telemarketing che utilizzano numeri telefonici finti. E qui gioca un ruolo fondamentale l'AgCom che ha sottoscritto un codice di condotta la scorsa estate dove sono state stabilite regole "chiare per operatori e Call Center qualificati, ossia quelli che, iscritti al ROC, abbiano determinati minimi requisiti di qualità e affidabilità professionale, implementando misure volte ad assicurare il rispetto delle norme, da parte di tutta la filiera, sulla non modificabilità del numero chiamante (CLI spoofing), l’uso di legittime liste di numeri da chiamare e la qualità dei servizi prestati".

Cosa cambia adesso

A differenza dell'AgCom, il compito del Garante per la Privacy è quello di istituire una sorta di patto con le principali, e legali, associazioni di call center per tagliare fuori quelli illegali, in pratica i "pirati", così da impedire sul nascere che possano fare affari con operatori telefonici o con quelli che erogano luce e gas, ad esempio, senza dimenticare chi si occupa della fornitura di acqua. In questo modo il telemarketing illegale avrebbe sempre meno mercato iniziando (speriamo) a soccombere definitivamente. Come anticipato da Repubblica, saranno messi a disposizione anche nuovi strumenti che potranno tracciare in maniera efficare la fonte, l'origine di quelle telefonate moleste così da vigilare e bloccare i furbetti.

Nella sostanza, le differenze di quanto proposto da AgCom e Garante per la Privacy risiede nella tipologia di regole con quest'ultimo che si occupa attivamente di tutelare i nostri dati sensibili impedendo di poter intavolare trattative con chi telefona da numeri che non hanno il consenso dei consumatori (vedi registro delle opposizioni). L'AgCom, invece, fa sì che non vengano stipulati contratti dai call center che non sono a norma con le regole vigenti in Italia e nell'Ue. Uno dei fenomeni più diffusi è lo spoofing, una situazione in cui una persona fisica o un programma tecnologico creato ad hoc "si identifica con successo come un altro falsificando i dati, per ottenere un vantaggio illegittimo".

Le nuove direttive dell'AgCom saranno inglobate anche sui contratti tra call center e operatori: l'adesione non è obbligatoria ma certamente aiuterebbe i consumatori a essere maggiormente tutelati.

Il quotidiano fa sapere che la nuova stretta del Garante per la Privacy sarà approvata a giorni per poi essere pubblicata in Gazzetta Ufficiale: da quel momento si dovrebbe mettere definitivamente un punto al sistema del telemarketing illegale.

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