Cronaca locale

Classic rock americano per gli Styx

Un’altra storica band Usa, i Kansas, farà da battistrada al gruppo di Chicago che reinterpreta i classici degli anni ’70

Jarno Fiore

Concerto molto atteso questa sera all’Alcatraz di via Valtellina per l’unica esibizione in Italia di due tra le formazioni più importanti e storiche del classic-rock americano: sul palco saliranno infatti i Kansas e gli Styx.
Chi mastica di rock americano conoscerà bene queste due band che con il tempo (la loro storia parte dai primissimi anni Settanta) hanno conquistato un grande successo, soprattutto grazie alle radio del continente nordamericano che hanno da sempre sostenuto le loro canzoni continuamente in rotazione negli air-play: strumento importantissimo negli Stati Uniti soprattutto quando si affrontano i lunghissimi «coast to coast», in particolari con i camion.
I Kansas, che per primi saliranno sul palco, furono fondati appunto in Kansas dal chitarrista Kerry Livgren e dal batterista Phil Ehart. Facendo leva sul tocco classico del violinista Robby Steinhardt e del tastierista Steve Walsh i primi album della band, Kansas (1974), Masque (1975) e Song For America (1975) ammiccavano al pomp-rock degli Yes da un punto di vista più intimistico e melodico. Leftoverture del 1976 è l'album che li ha trasformati in star, grazie alla accattivante Carry On Wayward Son ed alla elegante Magnum Opus Suite, mentre con Point Of Known Return (1977) contiene la loro ballata per eccellenza, Dust In The Wind, e Point Of Know Return.
Chiudere la serata sarà compito degli Styx che si formarono a Chicago nel 1968, ma si svilupparono poco alla volta intorno al tastierista Dennis DeYoung. Come i Kansas anche gli Styx lavorano un sound prog-rock coadiuvato ed aiutato nel successo da maestosi live-show. Tra ballate dal sapore storico ed espressamente pensate per le radio Usa, gli Styx si imposero e si impongono sempre per ricerca melodica con canzoni che riportano alla mente I suoni da stadio.
Fresco di pubblicazione, il loro nuovo album Big Bang Theory, uscito il 10 maggio, offre l'interpretazione in chiave Styx di alcuni grandi classici del rock anni '70 fra cui I Am The Walrus dei Beatles, A Salty Dog dei Procul Harum, Manic Depression di Jimi Hendrix. In concerto, oltre a questi ci saranno i cavalli di battaglia tratti dagli album che hanno portato gli Styx ad essere fra le band icone del classic rock: Lady, Too Much Time on My Hands, Blue Collar Man, Renegade, Come Sail Away sono solo alcune delle sedici canzoni che sono arrivate in vetta alle classifiche negli ultimi venticinque anni.

L'alchimia che lega la band ai suoi fans si respira nei concerti ad alta energia che gli Styx portano in giro per il mondo.

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